Bergomi: "Sarri cambia poco. Inglese? C'è bisogno di un top player, l'Inter è da scudetto"

04.12.2017
21:00
Redazione

Beppe Bergomi, ex calciatore dell'Inter, è intervenuto ai microfoni di 'Radio Goal', trasmissione in onda sulle frequenze di Radio Kiss Kiss Napoli. Ecco quanto evidenziato da CalcioNapoli24.it: "Io penso che gli uomini a disposizione di Sarri sono quelli, cambiare in corsa è difficile, le altre squadre riescono a cambiare, per come è la rosa del Napoli deve giocare solo quel tipo di calcio. Nel nostro calcio paga la fisicità, Roma e Juventus sono superiori. Per arrivare fino in fondo deve fare sul mercato, quando trovi squadre organizzate a quel punto quando non stai bene fisicamente, non ti fa andare dentro. Chi dribbla nel Napoli? Insigne sposta la palla e crossa, Callejon non dribbla. Forse Mertens dribbla solo nel Napoli. La strategia di Allegri è stata concedere qualcosa sull'esterno, ma non volevano subire le combinazioni centrali. Centralmente la Juve non ha mai subito. Sarri è un allenatore intelligente, perché non fai i cambi? Falli dove la qualità della rosa non cambia, davanti giocano sempre gli stessi e sei costretto ad infortunio. Inglese? Seguo sempre Sarri e sono attento a quello che dice, lui dice che se gli portano questi giocatori, giocano sempre gli altri. Serve gente di spessore internazionale. Non penso sio tratta di pressione, Il Napoli ha una condizione fisica non ottimale e ci sta visto che ha giocato il preliminare. Pubblico di Napoli maturo, ha applaudito dopo il ko. Il Napoli può ripartire benissimo, visto che è lì e visto gli infortuni che ci sono stati, bisogna acquistare rinforzi. Nomi non li faccio e non è corretto. Guardo le altre squadre qaudno cambiano, come la Juventus che può giocare come vuole. Il Napoli no, l'Inter è molto fisica e ha giocatori che possono cambiare la partita come Perisic e Icardi. Il Napoli deve impostare il proprio gioco, però quando incontra la squadra fisicamente forte va in difficoltà. Inter? Può lottare per lo scudetto, l'ho detto dopo la partita col Napoli. Squadra forte, allenata bene e Spalletti è stato bravo a valorizzare i suoi calciatori. L'Inter ha anche i ricambi in tutti i settori, è forte ed è allenata bene. Penso che quest'anno Allegri non possa dare una fisinomia ben precisa e addatterà. Allegri va attraverso i principi di gioco, legge bene le partite. Come profondità di rosa è forte la Juve, come rosa è meno forte rispetto l'anno scorsa. La Roma è abbastanza lenta e prevedibile, però ha tanti interpreti decisivi. Di Francesco sta facendo bene. Milan? Quando le cose non vanno bene, vanno peggio e subisci gol dal portiere. E' stata costruita male, diventa difficile tirar fuori un buon campionato. I giocatori sono forti? Non son convinto. Biglia e Kalinic non sono da Milan. Donnarumma avrebbe fatto la panchina di Reina. Ho allenato Conti, però i giocatori allenati da Gasperini bisogna stare attenti. E' il numero uno con i giovani, le esalta le qualità. Però portati fuori da quel contesto e dire che sono i migliori, andrei con i piedi di piombo. Il Milan è costruito male. Ognuno vede il calcio alla propria maniera. Io avrei lasciato tempo a Montella, la Lazio è più forte del Milan".

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