Il giorno dopo l'ultima giornata... l'equivoco, l'opera d'arte e quella base da completare quest'anno

29.05.2017
11:00
Redazione

Il giorno dopo l’ultima giornata. Per sperare fino all’ultimo minuto e chiudere sul secondo gradino del podio questo campionato, c’era da vincere a Genova e il Napoli compirà in pieno il suo dovere. La aprirà Mertens la giostra del goal. Il folletto belga aveva segnato anche a Pescara alla prima e non poteva non timbrare il cartellino anche all’ultima giornata. Poi ci penseranno i suoi compagni di reparto a chiudere il match e a suggellare la valanga di reti segnate quest’anno: ben 94.

Il giorno dopo l’ultima giornata. Il raddoppio sarà un’opera d’arte: Insigne disegnerà una parabola magica. Dopo una serie di pallonetti cercati nelle ultime giornate, ne indovinerà uno spettacolare. Da sinistra a destra la infilerà sotto l’incrocio dei pali opposto. Qualcosa con un coefficiente di difficoltà altissimo. Neanche un forte cestista, con le mani, sarebbe stato capace di infilare quel pallone in quella maniera. Esistono i goal, gli autogoal e i capolavori . Quello visto ieri sera è stato un capolavoro da mandare in onda in continuazione. Hamsik dopo qualche minuto ci proverà anche lui e per poco non farà ancora meglio.

Il giorno dopo l’ultima giornata. Per il poker dei fantastici 4 bisognerà attendere la ripresa. Mertens confezionerà, Callejon si inventerà l’ennesimo assist stagionale e Hamsik impacchetterà il tre a zero. Da applausi a scena aperta. Applausi che si ripeteranno per il quattordicesimo goal in campionato per Callejon. Assist al bacio di Insigne. Dalla sua zona appare come al solito lo spagnolo. Coordinazione perfetta e diagonale al volo nell’angolo opposto. Per l’ex Real sono ufficialmente terminati gli aggettivi. Intelligenza calcistica fuori dal comune, altruista, tatticamente perfetto, tecnicamente elegante. Un moto perpetuo e mai inutile. Giocate e sponde di prima manco fossero le sponde di un biliardo. A memoria, a Napoli, un giocatore così non lo si ricorda.

Il giorno dopo l’ultima giornata. Tutta una serie di record e l’impressionante bottino punti del girone di ritorno, ben 46, non sono bastati a conquistare quel secondo posto che avrebbe garantito la partecipazione sicura alla prossima Champions. Fosse riuscito a mettere insieme tanti punti anche nel girone d’andata, adesso si starebbe raccontando tutt’altro. Nelle ultime due stagioni, il Napoli di Sarri si è aggiudicato una volta il girone d’andata e un’altra quello di ritorno. Il prossimo anno, ci sarà da mettere insieme i due platonici titoli per lottare fino alla fine per quel triangolino che da troppi anni manca all’ombra del Vesuvio, sempre stupidamente inneggiato da tante tifoserie italiane.

Il giorno dopo l’ultima giornata. Nella corsa al secondo posto, la dea bendata non ha dato una mano agli uomini di Sarri, specialmente in questo finale di stagione. Dai legni colpiti contro il Sassuolo, fino al palo del Genoa all’Olimpico di ieri pomeriggio. Ovvio che poi vi sono stati altri fattori che hanno contribuito a peggiorare la posizione in classifica rispetto allo scorso anno. Dal’infortunio di Milik a quello di Albiol che ha sicuramente avuto una maggiore valenza. Lo stesso equivoco Gabbiadini ha posticipato l’esplosione di Mertens nel suo nuovo ruolo. E anche Insigne, autore di un campionato strepitoso e di ben 18 goal, ha stentato a carburare all’inizio. Basti pensare che i primi goal li ha messi a segno ad Udine alla tredicesima giornata. Il Napoli chiude al terzo posto con il minor numero di sconfitte, appena quattro. Me tre di queste sono maturate tra la settima e l’undicesima giornata e purtroppo hanno scavato un solco profondo con le due battistrada che, neanche uno strepitoso girone di ritorno è riuscito a colmare.

Il giorno dopo l’ultima giornata. L’anno prossimo ci sarà da ripartire dalla fine. E anche in sede di mercato ci sarà da intervenire. La scorsa estate si provvide a rinforzare l’organico. La prossima si spera che si provveda a rinforzare anche l’undici titolare. Esiste la base. E che base. C’è entusiasmo e finalmente la consapevolezza delle proprie forze. Quello che si è concluso ieri, per il Napoli è stato un grandissimo campionato per il gioco espresso. Ma anche il campionato dei rimpianti e delle occasioni sprecate. Speriamo di non doverne raccontare un altro. 

Il giorno dopo l’ultima giornata. In chiusura, troppe squadre senza obiettivi in questo finale di stagione. Troppo spesso molte squadre non hanno schierato la migliore formazione come prevede il regolamento. Troppi risultati “strani” che hanno finito per falsare posizioni in classifica. Su queste cose bisognerebbe vigilare. Ma in questo Paese si vigila poco e male in ogni campo, figuriamoci nel mondo del pallone. 

Fonte : di Stefano Napolitano
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