Il giorno dopo Manchester City-Napoli... lo slang di Sarri, la stanchezza di Mertens-Callejon e la critica della rosa nazionale

18.10.2017
12:00
Redazione

Il giorno dopo Manchester City – Napoli. Vigilia che trascorre tra frasi mielate e complimenti reciproci tra i due allenatori. Molto british lo spagnolo Guardiola. Più “ slang” mister Sarri. Ma la sostanza non cambia. Entrambi consapevoli che la sfida sarebbe stata interessante e spettacolare. Del resto le due formazioni sono reduci da strisce positive da paura. Basti pensare che i Citzens vengono da ben 24 reti realizzate nelle ultime cinque uscite in Premier, ovviamente condite da cinque vittorie. I numeri degli azzurri non sono da meno. Le premesse c’erano tutte per divertirsi.

Il giorno dopo Manchester City – Napoli. Purtroppo, nella prima mezz’ora, si divertiranno solo gli uomini di Guardiola. Gli azzurri ci capiranno poco. Feroce il pressing del City e troppe volte il Napoli perderà il pallone in uscita e sarà preso d’infilata. E neanche 15 minuti e si ritroverà sotto di due reti. E gli andrà anche bene, perché nei primi trenta minuti sarebbero anche potute essere il doppio.Dopo il primo terzo di gara da incubo, inizierà. un’altra partita. Mertens dagli undici metri sprecherà l’occasione per dimezzare lo svantaggio prima dell’intervallo.

Il giorno dopo Manchester City – Napoli. Ripresa che si apre con gli azzurri intenzionati a provarci. Linea ancora più alta e uomini ancora più vicini. Sale il rendimento di molti giocatori, Diawara e Zielniski in primis, troppo brutti per essere veri nel prima tempo. Devastante Ghoulam sull'out sinistro. Attentissimi nelle chiusure Albiol e Koulibaly. Bravo poi Diawara a farsi trovare pronto nel primo scarico. Il Napoli inizia a macinare gioco e si creerà le sue buone occasioni. A venti minuti dal termine, ennesima impressionante  percussione di Ghoulam che e spavaldo ed intrepido seminerà mezza difesa del City. Verrà steso in area senza tanti complimenti. Diawara, con la freddezza di un veterano, trasformerà dagli undici metri. Il Napoli ha ancora benzina per provarci, malgrado perda Insigne e Hysaj. Al loro posto, Ounas e Maggio. Buono l'impatto sulla gara del franco algerino, interessante qualche suo spunto. In sofferenza invece Maggio. In poco più di quindici minuti, commetterà quattro/cinque falli e rimedierà un giallo. Troppo alto il livello per lui. Scelta tecnica l'altro cambio. Allan verrà lanciato nella mischia al posto di Hamsik e la sua presenza si farà sentire eccome. Gli azzurri riusciranno a crearsi qualche buona occasione ma il pari non arriverà. Peccato. Dopo un secondo tempo di spessore e personalità, gli uomini di Sarri l'avrebbero certamente meritato.

Il giorno dopo Manchester City – Napoli. Ieri sera non si è vinto. Anzi, il Napoli ha addirittura perso. E questa è già una notizia. Logico, pare faccia parte del gioco, che qualche critica si è sollevata. Se avesse giocato questo al posto di quell'altro. Perché Zielinski e non Allan. Perché lo stesso Allan lo si vede poco in coppia con Diawara specialmente contro avversari di cotanto spessore. Se Mertens avesse segnato quel rigore. Ma poi, perché ha tirato lui. E Rog, perché non gioca Rog.E ancora: perché Sarri ha parlato in quel modo alla vigilia. Perché non aveva la cravatta e si toccava il naso in conferenza stampa. Ovviamente se avesse giocato Allan dal primo minuto, sarebbe stato stanco perché gioca sempre. E se a Rog fosse stata data una maglia da titolare, non sarebbe stato il caso di caricarlo di troppe responsabilità. Se non avesse cambiato nessuno, giù la canzone che giocano sempre gli stessi. Si, effettivamente, tutto ci può stare. Dalla rosa nazionale piovono critiche anche quando si centra l'ottava vittoria consecutiva in campionato, figuriamoci all'indomani della sconfitta di ieri. Ma come detto, pare faccia parte del gioco. Però, certe volte, il gioco non è proprio corretto. I complimenti di Guardiola in tre lingue e la sua lettura della gara, contano molto di più di certe "disamine" a "casaccio".

Il giorno dopo Manchester City – Napoli. In tanti, forse, non si sono resi conto che ieri sera, gli azzurri hanno affrontato una formazione fortissima, con una panchina di livello altissimo; i cui giocatori lotterebbero per i primissimi posti nel campionato italiano. Guidati poi, da uno dei migliori allenatori in circolazione. L'unico vero rammarico, è stato non reggere il prevedibile urto iniziale. In queste gare, resistere i primi 20/30 minuti, alle volte può risultare determinante. Ma, considerata la forza dell'avversario, ci può stare. Il rischio di essere travolti lo si è corso, ma la reazione di forza e personalità c'è stata eccome. E questo lascia certamente ben sperare. 

Il giorno dopo Manchester City – Napoli. Dall'Inghilterra si rientra si con una sconfitta, ma certamente con ancora maggior convinzione ed autostima e queste cose, nell'economia di una stagione possono contare moltissimo. Purtroppo si rientra anche con un paio di infortunati. Le loro condizioni saranno valutate nei prossimi giorni. E con qualche elemento che appare giustamente stanco. Mertens e Callejon su tutti. I due continuano a correre come i dannati, ma certe sono poco lucidi nella scelta della giocata. Il tempo per recuperare è poco. Sabato sera si torna in campo. Gli azzurri proveranno a suonare la nona.

Fonte : di Stefano Napolitano
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