La spallata di Diawara ad Higuain, la 'cattiveria' di Hamsik e quel Napoli che ha imparato a ruggire!

06.04.2017
15:30
Fabio Cannavo

di Fabio Cannavo (Twitter: @FabioCannavo)

Ci avete fatto caso? E' stato bello vederli così, incattiviti calcisticamente. Raro, ma emozionante. Si è sempre detto che al Napoli mancasse la cosiddetta 'cazzimma', quella cattiveria agonistica che ti permette di dominare la partita anche se sei inferiore a livello tecnico. Dimostrazione d'attaccamento alla maglia da parte di quasi tutto il Napoli, ieri. Sarà che di fronte c'era la Juve, sarà che si giocava al San Paolo, sarà che i tanti torti arbitrali avranno toccato anche loro, ma ieri è stato un Napoli diverso, e parliamo a livello caratteriale. Solita l'espressione del gioco che ormai è una costante per il Napoli di Sarri, ma il modo con cui guardavano gli avversari, gli azzurri, non si è quasi mai visto.

Hamsik, Diawara, Callejon, Insigne, Mertens e perfino Ghoulam. A petto in fuori, da padroni di casa. Cuadrado perde tempo a centrocampo? Callejon va e lo alza di peso. Succede la stessa cosa con Dybala, Insigne non ci pensa su due volte a dirgliene quattro. Mertens a muso duro quando Rincon ha provato a restare a terra per qualche secondo in più. La spallata volontaria di Diawara ad Higuain è stato un gesto orgasmico per chi ama il calcio di strada, un gesto che i tifosi napoletani avranno di certo apprezzato. Per la serie: "Che tu sia Higuain, a me che ho diciannove anni frega davvero molto poco". Un Napoli spavaldo, cattivo, un po' come fa solitamente la Juve. Finalmente...

RIPRODUZIONE RISERVATA

Notizie Calcio Napoli