AfroNapoli United
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ESCLUSIVA - AfroNapoli club satellite, l'ambizioso progetto di ADL: due squadre in città, retroscena e dettagli inediti

06.07.2018
17:00
Redazione

Calcio Napoli 24 rivela i dettagli dell'incontro tra De Laurentiis e AfroNapoli: l'obiettivo è dare alla città di Napoli una seconda squadra che faccia da succursale alla prima. Scopriamo meglio cos'è l'AfroNapoli e di cosa si tratta

De Laurentiis punta all'AfroNapoli United. La notizia pubblicata questa mattina sulle pagine del quotidiano "Il Mattino" ha del clamoroso: il presidente del Napoli starebbe pensando di instaurare una partnership con il club partenopeo che attualmente milita in Eccellenza. Stando alle indiscrezioni riportate, l'idea di patron sarebbe di abbracciare l'AfroNapoli rendendolo di fatto un club satellite dove pescare nuovi talenti e piazzare giovani da crescere.

Chi è l'AfroNapoli United

Andiamo con ordine. L'AfroNapoli United nasce nel 2009, per iniziativa di Antonio Gargiulo, Sow Hamath e Watt Samba Babaly: l'obiettivo iniziale è di contrastare la discriminazione razziale favorendo la convivenza paritaria tra napoletani e migranti attraverso il calcio. In pochi anni, l'AfroNapoli ottiene un successo dopo l'altro, vincendo tutti i campionati di categoria fino ad arrivare alla promozione in Eccellenza: ad oggi vanta una rosa composta da oltre 40 calciatori provenienti da tutto il mondo (Senegal, Costa D'Avorio, Nigeria, Capo Verde, Niger, Tunisia, ma anche Sudamerica, Asia e, ovviamente, tanti napoletani). Sono così riusciti a realizzare l'obiettivo di dar vita ad una realtà calcistica, ma soprattutto sociale, in cui cittadini napoletani e migranti condividono gioie, passioni ed esperienze comuni, abbattendo i muri del pregiudizio e della paura verso il diverso.

ESCLUSIVA: l'idea di De Laurentiis

Ciò che abbiamo scoperto, però, va al di là di una semplice partnership. Le indiscrezioni raccolte in esclusiva da Calcio Napoli 24 testimoniano un incontro avvenuto circa un mese fa tra Aurelio De Laurentiis ed Antonio Gargiulo, fondatore dell'AfroNapoli United: l'incontro è avvenuto ai campi Kennedy, ai Camaldoli, dove il patron del Napoli avrebbe intenzione di spostare il centro tecnico delle Giovanili, visto che la struttura attualmente utilizzata di Sant'Antimo necessita di importanti ristrutturazioni. Tuttavia l'ipotesi non è apparsa facilmente concretizzabile: l'impianto sportivo del Kennedy, infatti, è già utilizzato da altre scuole calcio e non pare esserci spazio anche per la SSC Napoli.

De Laurentiis e Gargiulo, però, non hanno parlato solo di questo. A dire la verità, i contatti tra le parti risalgono addirittura a dicembre ed è allora che si è iniziato a parlare di un progetto ben più ambizioso: l'idea di Aurelio De Laurentiis sarebbe quella di trasformare l'AfroNapoli nella seconda squadra di Napoli, imitando un investimento già sperimentato da Lotito con la Salernitana. L'AfroNapoli diventerebbe così una sorta di succursale del Calcio Napoli, un'ipotesi che fa gola ad entrambe le parti. Sarebbe davvero un'operazione intelligente in chiave imprenditoriale, tecnica e progettuale.

Piace all'AfroNapoli, che entro due-tre anni conta di arrivare in Lega Pro, consacrandosi così come seconda realtà calcistica di Napoli. A quel punto, la partnership con il Napoli consentirebbe all'AfroNapoli di ambire, magari, anche alla concessione dello stadio Collana. I rapporti con Luigi De Magistris sono già idilliaci, grazie al grande lavoro fatto in questi anni sulla questione migranti, tema sul quale c'è assoluta sintonia con il Comune di Napoli.

De Laurentiis lo sa, e da parte sua spera che inglobando l'AfroNapoli nella SSC Napoli possa trarne eventuali vantaggi anche lui, in diversi modi:

  • Prima di tutto, utilizzando la squadra come realtà secondaria dove piazzare i giovani che terminata la trafila in Primavera necessitano di farsi le ossa in serie minori.
  • Secondo obiettivo: investire in un progetto che ha già raccolto un grandissimo consenso popolare in città e che tra qualche anno, se i successi sportivi lo consentiranno, potrebbe diventare un vero e proprio business. 
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