ESCLUSIVA - Mora: "Ricordo il trenino studiato da Sarri per i calci piazzati. Vedrete, uno tra Rugani e Tonelli sarà del Napoli! Tra Iezzo e Taglialatela dico..."

16.06.2015
18:30
Fabio Cannavo

di Fabio Cannavo (Twitter: @CannavoFabio)

Era uno dei suoi fedelissimi a Grosseto, nel 2010, quando proprio mister Sarri prese il posto di Elio Gustinetti sulla panchina dei maremmani. Nicola Mora è l'ospite del giorno di CalcioNapoli24, che l'ha raggiunto in esclusiva per farsi raccontare dei segreti del neo allenatore del Napoli. L'esperienza di Grosseto, seppur breve, ha lasciato tanti ricordi nella testa e nel cuore di Mora, ex azzurro ai tempi della Serie C con De Laurentiis. Dagli schemi sui calci piazzati al mercato...Nicola Mora la pensa così:

Subentrò a Gustinetti nell'aprile del 2010 sulla panchina del Grosseto. Che tecnico ricordi? "E' un allenatore molto preparato, minuzioso. Cura tutti i particolari, mi sento di definirlo 'maniacale'. Lavora molto sugli avversari, li studia e mette in campo la fomazione più adatta. Il modo di interpretare le partite cambia a seconda di chi ha di fronte".

E' proprio vera questa storia dei trentatre schemi sui calci piazzati? "Sì, quando arrivò a Grosseto ci disse che aveva preparato circa trenta schemi, è uno studioso del gioco del calcio. Ne preparò trenta, ma ne usavamo solo otto o nove, al massimo. Ha una varietà di schemi e sapete perchè? Perchè ad un certo punto del campionato le avversarie li memorizzavano e adottavano le giuste contromisure, a quel punto lui ne inventava un altro. Non gli piace che la palla venga messa in area, così, a casaccio. Niente è casuale con Sarri"

Ne ricordi uno in particolare? "Sì, il 'trenino' sul primo palo. Un po' come faceva anche Rastelli ad Avellino fino alla stagione conclusasi da poco". 

Ti ha mai raccontato il motivo per il quale lasciò il lavoro di bancario? "Gli piaceva troppo il calcio. Lo faceva dopo l'orario di lavoro in banca. In fondo non gli è mai piaciuto stare dietro ad uno sportello in banca, adorava il calcio ed è giusto che gli sia capitata la chance del Napoli". 

Il nome di Valdifiori sembra la priorità per Sarri. Sarà fondamentale per il suo gioco in verticale? "L'ho seguito molto ad Empoli e Valdifiori è il calciatore più utilizzato da Sarri. Perchè? Dà i tempi di gioco a tutta la squadra. Sono certo, però, che Sarri porterà a Napoli anche uno dei suoi centrali difensivi che aveva ad Empoli. Vuole che la sua squadra assimili i meccanismi difensivi sin da subito e la presenza di un suoi fedelissimo gli faciliterebbe il compito. Sarri predilige la marcatura sulla palla e non sull'uomo. Vedrete, uno tra Rugani e Tonelli verrà a Napoli, sono fondamentali per lui".

Secondo te sarebbero pronti per giocare in una squadra importante come il Napoli? "La piazza partenopea è molto difficile, ma dipende dal carattere del calciatore. Ripeto, uno dei due indosserà la maglia del Napoli". 

Quale fu la volta che lo vedesti più arrabbiato? "Si arrabbiava poco, ma ricordo che andava in bestia quando vedeva che le cose provate in allenamento non venivano messe in atto la domenica. Per lui si poteva anche perdere, l'importante era che si scendeva in campo con la giusta concentrazione". 

Due tuoi amici sono stati accostati al Napoli per il ruolo di preparatore dei portieri. Taglialatela e Iezzo. C'è qualcosa di vero? "Me lo auguro. Sarri non ne ha uno di fiducia. Spero arrivino entrambi in azzurro, magari uno come allenatore dei portieri e l'altro in Primavera, coi giovani. Il lavoro di 'napoletanità', portato avanti da Gianluca Grava, spero faccia da apripista ad un altro ex azzurro. Mi auguro che uno tra Pino e Gennaro ci riesca..."

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