Sarri incontra Cassani, il racconto a CN24: "Vederlo allenare è come andare all'università! Insigne scalatore, Hamsik sprinter. Ero al San Paolo col Real, sulla griglia scudetto..." [VIDEO]

17.07.2017
21:00
Claudio Russo

Calcio e ciclismo, ciclismo e calcio: sono questi i due sport preferiti dell'allenatore del Napoli Maurizio Sarri, che può vantare un passato da ciclista in giovane età interrotto per gettarsi a capofitto nel mondo del calcio (d'altronde fare il calciatore e stare sui pedali non è la migliore accoppiata per i muscoli).

L'ospite di oggi, sul terreno di gioco di Carciato, è stato il commissario tecnico della Nazionale Italiana di ciclismo Davide Cassani: in visita da accompagnatore del figlio Stefano, allenatore dell'Under 16 del Ravenna, a fine allenamento ha discusso molto con Sarri. Di cosa? Di ciclismo, naturalmente, a partire del Tour de France che vede il sardo Fabio Aru protagonista nella lotta per la maglia gialla. Non si perde una tappa della Grande Boucle, Maurizio Sarri: la passione per lo sport a due ruote è nata sin da bambino, considerando che il papà Amerigo vanta esperienze agonistiche da professionista.

Abbiamo avuto il piacere di incontrare Davide Cassani al termine dell'allenamento del Napoli, all'esterno del campo sportivo di Carciato.

"Cosa di faccio qui? Penso di avere sbagliato sport (ride, ndr)...mio figlio fa l'allenatore dell'Under 16 del Ravenna, è venuto qui per vivere dal vivo una giornata speciale. Essendo amico di Sarri, abbiamo avuto l'occasione di parlare anche di ciclismo. E' stata come l'università, per lui, guardare Sarri da vicino.

Aneddoti? Abbiamo parlato di ciclismo, è un vero appassionato e segue il Tour de France. E' in ansia per Fabio Aru, che è in lotta per la vittoria.

Un nome del panorama internazionale che posso paragonare a Sarri? Direi proprio Fabio Aru: forte, intelligente e con la possibilità di vincere grandi traguardi. Sarri è arrivato tardi tra i grandi, ma sta esprimendo forse il più bel calcio in Italia. Nei prossimi anni vincerà.

Sono simpatizzante del Napoli perchè amico di Sarri, sono stato anche a vedere Napoli-Real Madrid al San Paolo: mi sono divertito un sacco nel primo tempo, lo stadio è impazzito per il bel gioco degli azzurri ma quei due corner hanno tarpato le ali...

Griglia scudetto? Ci sono squadre che hanno trovato risorse, a partire dal Milan: la Juve è sempre da battere, ma il Napoli ha un anno in più e può fare anche meglio. Magari arriva secondo oppure primo: può essere come il Tour di quest'anno, con quattro corridori in ventinove secondi alla vigilia dell'ultima settimana.

Un paragone tra i calciatori del Napoli ed i ciclisti? Lorenzo Insigne mi sembra un grande scalatore: piccolo, leggero e scattante che può staccare tutti in salita. Dries Mertens è un fiammingo, anche lui ha un fisico che potrebbe difendersi in pianura. Hamsik invece lo vedo più veloce, potrebbe avere un bello spunto da volata. Pepe Reina invece è un bel passistone, Sarri è il mister ed è l'anima e l'intelligenza di questa squadra.

I gregari nel calcio? L'arma in più del Napoli è la capacità di fare un gioco totale, dove tutti riescono ad esprimersi a prescindere da chi fa gol e chi non ne fa. C'è una squadra che fa divertire e segna molto, l'abilità del mister è stata quella di far giocare bene tutti.

La volata scudetto? Direi...forse Juventus e Milan. Non saprei, seguo molto il Bologna ma noi vediamo la classifica dal basso...

Elementi in comune negli allenamenti tra i due sport? Ho visto che nel calcio c'è la cura particolare dei dati, nel controllare cosa fanno i calciatori e i corridori: i chilometri fatti, lo sforzo, l'intensità del carico di lavoro. Una volta questo non c'era, nel ciclismo invece tutte le gare vengono analizzate e memorizzate, per cercare di coprire le lacune. Adesso anche nel calcio c'è una cura particolare in tutto ciò che si fa".

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