Auriemma: "Gabbiadini non rende nel Napoli, mi aspetto una sua esclusione. Pesa l'assenza di Albiol, Maksimovic e Chiriches non alla sua altezza. Su Immobile..."

Raffaele Auriemma, giornalista di Tuttosport e di Radio CRC, ha rilasciato alcune dichiarazioni a "Si Gonfia la Rete". Ecco quanto evidenziato da CalcioNapoli24: "Mi aspetto l'esclusione di Gabbiadini, non rende nel Napoli e contro la Lazio è una gara da vincere assolutamente. Continuerò a sostenere che è un grande attaccante, ma non sta facendo nulla per mettersi in linea con quanto gli viene chiesto dal tecnico. Ora non si può rischiare, è in un momento troppo delicato il Napoli, anche perché la Juventus non mi sembra per niente inarrestabile. Gabbiadini crea troppe poche occasioni, vive un momento di disagio e non ha saputo cogliere le occasioni che gli sono state concesse dopo l'infortunio di Milik. Poi si è fatto pure espellere... Non è uno che al momento opportuno dimostra quanto vale, non gli vanno messe pressioni addosso. Se la Lazio dovesse giocare con la difesa a tre, Gabbiadini non tocca più una palla. Se entra a gara in corso, sa dire la sua parola, ma ha segnato un solo gol da quando si è fatto male Milik. A parte le parole di Inzaghi, basta leggere i nomi dei calciatori della Lazio per capire quanto può essere pericolosa. Il Napoli dovrà fare grossa attenzione, bisogna trovare uno in grado di non far sentire l'assenza di Albiol: si stanno incassando troppe rete. Ci si concentra solo sull'infortunio di Milik. Gli altri difensori, seppur bravi, non sanno guidare la difesa e per questo serve Diawara, che aiuta molto di più in fase di contenimento ed a cui ora non si può rinunciare. Maksimovic non è ancora pronto al 100 % perché la fase difensiva di Sarri è molto complicata da mettere in atto. Non so chi giocherà, ma né il serbo né Chiriches sono all'altezza di Albiol. Possiamo ipotizzare che De Laurentiis non veda di buon occhio i napoletani, ma sono solo ipotesi. Immobile sarebbe venuto a Napoli anche per fare la riserva e lo disse a me personalmente, ora però bisogna guardare avanti.