Carraro: "Fallimento Napoli? Nessun ostruzionismo, rispettammo i regolamenti! Quando arrivò De Laurentiis portai un cero a San Gennaro"

16.11.2017
21:40
Redazione

Franco Carraro, ex numero uno di FIGC e CONI, è inerventuto ai microfoni di Radio Goal sulle frequenze di Kiss Kiss Napoli. Ecco quanto evidenziato dalla redazione di CalcioNapoli24.it: "Quando scoppiò Calciopoli sapevo di essermi comportato correttamente ma come capo di un'organizzazione finita in una tormenta mi sembrò più giusto farmi da parte dimettendomi. Anche la magistratura penale e la giustizia sportiva hanno accertato la mia buona fede ma ho preferito tirarmi fuori nel momento di caos. Anche questo ha inciso sulla mia scelta di lasciare tranquilla la Nazionale del 2006 non sovraccaricando con la mia presenza un gruppo che già doveva subire gli attacchi mediatici". 

Sulle vicende legate al fallimento del Calcio Napoli: "Nel 2003 avevamo avuto problemi con il Tar della Sicilia e chiedemmo al governo Berlusconi di fare un decreto legge per stabilire di chi fosse la competenza dell'iscrizione ai campionati. Fu sancito che spettasse alla Covisoc, poi al Consiglio Federale ed infine al Coni ed al Tar del Lazio. In quell'anno fummo costretti ad allargare il numero delle squadre ma gettammo le basi per una linea da seguire nelle annate successive senza più creare scompensi.

Quando il Napoli fallì nel 2004, la società non aveva le disposizioni ed i conti per iscirversi al campionato. Purtroppo le istituzioni non trovavano persone capaci di rilevare la società mentre il presidente Gaucci voleva solamente speculare sulla realtà partenopea. In quel frangente l'unica cosa certa era l'esistenza di un regolamento che andava rispettato. 

Dopo un'estate caldissima poi intervenne De Laurentiis ed io portai un cero a San Gennaro. Ci avesse pensato qualche mese prima rispetto al fallimento lo avrebbe preso senza spendere un euro, così come fece qualche anno prima Della Valle con la Fiorentina. Quei soldi andavano al Fisco ed al Comune di Napoli che erano i maggiori creditori della gestione precedente. Anche la Fiorentina partì dalla C2 ma i tifosi non capirono che fummo legati alla rigidità delle norme. Va detto che il Napoli in quegli anni ha sofferto ma poi, grazie ai conti a posto, è diventata la società che è adesso. Partecipa alla Champions, è in vetta al campionato e gioca il calcio più bello. Diciamo che quel periodo buio il Napoli ha gettato le fondamenta per poi diventare quello che oggi tutti noi ammiriamo". 

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