Dalla povertà alla ricchezza, Allan si racconta: "Con i primi soldi ho comprato una casa ai miei genitori. Napoli come Rio, dal Brasile fanno il tifo per me"

27.03.2016
12:00
Redazione

Il centrocampista del Napoli, Allan, ha rilasciato alcune dichiarazioni in un'intervista al 'Corriere del Mezzogiorno'. Eccone alcune: 

Da povero a ricco e famoso, come si fa a mantenere l'equilibrio? «Ricordo sempre ciò che ero. E i sacrifici che ha fatto la mia famiglia. I miei figli sono più fortunati, lavoro per assicurare loro un futuro dignitoso e una vita più semplice. Anche se non li vizio. Sono cresciuto e diventato forte caratterialmente proprio perché ho incontrato mille difficoltà. Con i primi soldi che ho guadagnato ho comprato una casa ai miei genitori, e loro sanno che devono contare su di me per qualsiasi cosa. Mi hanno dato tanto ed è giusto che oggi siano più sereni. Dal Brasile fanno il tifo per me, per il Napoli. Ricevo decine di telefonate al giorno».

Non le dà fastidio tanta invadenza dei tifosi del Napoli?  "Napoli è un po’ come Rio. I tifosi amano il calcio, si affezionano ai loro beniamini e soprattutto con il calcio dimenticano i problemi quotidiani. Li capisco e non mi danno fastidio. Grazie anche a loro se diventiamo famosi. Ma non dobbiamo essere divi".

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