Maggio: "Napoli unica, ti fa sentire un Dio! Higuain? E' normale che l'abbiano fischiato, sul mio futuro..."

07.04.2017
14:40
Redazione

Christian Maggio, vice capitano del Napoli, ha rilasciato un'intervista ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli: "La vittoria con la Juventus? Da una parte c'è la delusione per essere usciti dalla Coppa Italia poiché volevamo la finale, ma dall'altra c'è il morale per aver vinto contro una squadra fortissima imponendoci anche sul piano del gioco. E' stata tutto sommato un'iniziezione di fiduca anche in vista di domenica, dove di fronte avremo una Lazio molto motivata in virtù della finale stessa. Sarà una partita avvincente dove cercheremo di dare qualcosa in più per portare a casa un ruisultato che farebbe molto comodo".

L'obiettivo Champions: "Mancano ancora diverse partite tra cui molti scontri diretti, vincere a Roma domenica sarebbe una buona cosa allontanando la Lazio e avvicinandosi un po' la Roma. I giallorossi dovrebbe fare qualche passo falso anche se non è facile, ma restano otto finali e daremo il massimo. Il nostro obiettivo è qualificarci direttamente per la prossima Champions League, ne abbiamo parlato molto in questi giorni. Ci siamo confrontati su molte cose, ci siamo detti che non dobbiamo mollare perché nessuno ci regala niente e non dobbiamo lasciare nulla al caso". 

Lazio-Napoli: "Sarà un big match, loro hanno soprattutto esterni veloci e di qualità ma avanti non siamo da meno e anche in mediana abbiamo giocatori importanti. Sarà una battaglia avvincente soprattutto in mediana".

Su Mertens: "Soprattutto quest'anno sta facendo qualcosa di incredibile, con l'infortunio di Milik il mister l'ha provato come prima punta e ha avuto ragione"

Lo spirito necessario: "Dobbiamo essere consapevoli della nostra forza. Non dovremo entrare in campo con la paura di fare subito risultato, serve piuttosto serenità e mentalità. Sono convinto che se faremo tutto ciò, potremo far bene". 

Su Higuain: "Il Pipita, al di là di quello che è successo, per me resta sempre un campione. Un tifoso chiaramente non può essere contento della sua scelta, anche se bisogna sempre capire cosa è realmente successo. E' normale che l'abbiano fischiato. Gli auguro il meglio. Non è andato via come magari tutti pensavano, ma nel bene o nel male bisogna accettare".

Cosa la piazza dà a un calciatore: "E' inspiegabile, davvero difficile da dire. Tante volte quando lo si spiega a un giocatore lontano non ci crede, non lo capisce, e solo venendo a Napoli poi effettivamente lo comprende. Alle volte ha dei lati negativi, tipo la pressione quando le cose non vanno bene, ma poi ti fanno sentire un dio a prescindere se sei Higuain o l'ultimo arrivato. I tifositi fanno sempre sentire importante e questo è bellissimo" 

Qual ruolo avrà in futuro: "Mi piacerebbe essere l'allenatore dei bambini, ho delle idee e credo nei giovani soprattutto italiani. Vorrei fare qualcosa in tal senso, poi vedremo".

I giovani in azzurro: "Lo sono solo per età, poi hanno già una certa esperienza poiché giocano in nazionale e anche da tempo. Faranno bene in azzurro, serve pazienza ma sono convinto che anche chi arriverà in futuro potrà fare molto bene". 

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