Le parole dell'ex attaccante
Le parole dell'ex attaccante

Rossi: "Mi rivedo in Mertens, è un attaccante completo. Con la Roma test delicato, ma Napoli superiore. Sarri? Un maestro arrivato troppo tardi"

13.10.2017
11:30
Redazione

Paolo Rossi ha rilasciato un'intervista a Il Mattino: «Mertens? Mi rivedo molto in lui. E' veloce e come me non nasce centravanti ma ci diventa. Fino a vent’anni io giocavo ala destra, poi a Vicenza venni spostato punta centrale e comincio' in quel momento la mia fortuna. Lui nel nuovo ruolo ci e' arrivato a trent’anni per una grande intuizione di Sarri e quindi la sua crescita e' ancora piu' sorprendente perche' rapidissima».

Ora la sfida con Dzeko: chi e' più forte? «Sono totalmente diversi come caratteristiche, ma tutti e due segnano tanto, quindi bisogna solo complimentarsi con entrambi per quello che stanno facendo. Dezko nasce attaccante centrale e conosciamo da piu' tempo il suo valore in quel ruolo: un uomo d’area che ha sempre fatto gol e punta sul fisico come dote principale. Mertens e' l’opposto, rapido e veloce, credo che nessuno se l’aspettasse che nel ruolo di punta centrale potesse segnare così tanto: la sua continuita' di rendimento e realizzativa e' impressionante».

La qualità migliore di Mertens e il suo difetto? «Se proprio vogliamo trovargli un difetto e' evidente che essendo piccolo di statura dico il colpo di testa. Qualita' ne ha tante, un attaccante completo che sa far gol ma nello stesso tempo li fa fare agli altri: e' uno che gioca per la squadra».

Per il Napoli a Roma e' il primo vero test contro una squadra d’alta classifica: insidie maggiori in vista per gli azzurri? «Il Napoli sta giocando benissimo non da adesso, gia' l’anno scorso esprimeva il calcio piu' bello anche se e' incappato in qualche battuta d’arresto. Ora sta trovando continuita' di risultati perche' non era mai partito cosi' forte con sette vittorie: un segnale chiaro che la squadra ha acquisito qualcosa in piu' come consapevolezza rispetto agli anni scorsi. Gli azzurri piu' giocano insieme e piu' imparano a memoria i meccanismi del gioco di Sarri. Fatta questa premessa dico che la Roma e' una squadra pericolosa ed e' cresciuta dopo una partenza non brillantissima e in piu' gioca con il vantaggio del fattore campo: per questo dico cinquanta e cinquanta per la sfida dell’Olimpico e aggiungo che questo per il Napoli sara' un test molto indicativo sulla sua forza per dimostrare che merita fino in fondo la testa della classifica. In chiave scudetto invece la Roma e' dietro a Juve e Napoli».

Juve e Napoli, un duello adesso alla pari? «Direi proprio di si, il Napoli sta dimostrando di avere colmato il gap, anche se poi un’altra verifica andra' fatta tra dieci giornate. La Juventus ha vinto tanto ed e' sempre lì con tanti calciatori forti e se non molla con la testa reggera' fino alla fine. Il Napoli ha acquisito una mentalita' vincente costruita nel corso degli ultimi anni: ora e' una squadra matura per vincere lo scudetto. Sono piu' avanti alle altre, si staccano da tutte, poi Inter e Roma».

All’Olimpico tra tanti stranieri c’e' il duello tutto italiano tra Insigne e Florenzi, due talenti indispensabili anche in chiave nazionale? «Insigne sta diventando un punto fisso anche della Nazionale, come lo ridiventera' Florenzi, un giocatore recuperato che fara' bene di nuovo anche nell’Italia. Sono due giocatori che hanno gia' dimostrato di avere esperienza internazionale e questo serve molto in questo momento al gruppo di Ventura dove ci sono giovani bravi ma che devono ancora dimostrare fino in fondo le loro qualità».

Sarri-Di Francesco, due tecnici che hanno fatto gavetta prima di arrivare alle grandi piazze e mostrano un grande calcio: conta, quindi, partire dal basso? «Sarri la gavetta l’ha fatta molto piu' lunga, anzi direi decisamente troppa: e' davvero strano che un maestro di calcio come lui sia arrivato cosi' tardi nel grande giro. A Napoli sta facendo un lavoro straordinario e si vede chiaramente la sua mano sulla squadra. Questa e' anche la caratteristica di Di Francesco, pure lui da' un’impronta alle squadre che allena e lo sta facendo nella Roma».

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