Sarri a Sky: "Se il ciclo è finito lo decide la società: se non tiene 6-7 azzurri, lo è. De Laurentiis? Ogni tanto fa queste esternazioni, ma gli sono grato" [VIDEO]

06.05.2018
18:10
Redazione

Maurizio Sarri, allenatore del Napoli, ha parlato ai microfoni di Sky Sport al termine di Napoli-Torino (2-2). Ecco quanto evidenziato da CalcioNapoli24.it: "Pubblico?

Maurizio Sarri, allenatore del Napoli, ha parlato ai microfoni di Sky Sport al termine di Napoli-Torino (2-2). Ecco quanto evidenziato da CalcioNapoli24.it:

"Pubblico? C'è la grandezza di questo popolo, io penso che nessun giocatore e nessun allenatore potrebbe volere qualcosa più di questo. 50mila spettatori a campionato praticamente finito, per una partita che aveva poco da dire per la classifica e ti fanno festa, nella settimana in cui hai perso le speranze: la dice tutto sul popolo.

Al di là del dispiacere per non aver fatto contento il pubblico, bisogna essere lucidi nelle analisi e nelle valutazioni: il Napoli sotto certi punti di vista non è attrezzato per competere con la Juventus. Per questo, il Napoli ha fatto un campionato di livello straordinario, anche sfortunato però perchè nel giro di quattro minuti di partita, siamo passati da andare sopra alla Juve ad andare sotto di 4 punti. Fra la fine di Inter-Juve e l'inizio di Fiorentina-Napoli. Gli infortuni di Milik e Ghoulam per rose come le nostre sono delle mazzate difficili da contenere a livello di danni. Oggi abbiamo preso il 17esimo palo. Un pizzico di circostanze più fortunate potevano renderci maggiormente competitivi. Bisogna essere però contenti per ciò che ha fatto questa squadra.

Qual è il suo stato d'animo in questo momento, sta pensando al suo futuro? Dobbiamo fare due grandi partite, non dobbiam oconsiderare il nostro campionato finito per fare il record di punti della storia del Napoli e infrangere i 90 punti. Farò due settimane in cui mi arrabbierò tantissimo, poi avremo 10 giorni per valutare la situazione. C'è un contratto in essere che prevede una clausola di 8 milioni, ma c'è anche un'uscita per il Napoli, purtroppo per me, molto inferiore.

Come ho interpretato De Laurentiis? Per quello che so, è una riflessione ad alta voce. Il presidente mi ha fatto allenare il Napoli, la mia squadra del cuore da bambino: una soddisfazione che hanno avuto poche persone, mi ha fatto vivere momenti come quelli di oggi. Delle esperienze straordinarie. Se lui fosse contento e io son contento, io so di aver dato tutto. Se non è contento mi dispiace, ma gli lascio il peso che hanno: Aurelio ogni tanto ha queste esternazioni, dopo mezz'ora torna come prima.

Ciclo finito? Io ho un carattere particolare, mi inferocisco più per queste partite che per quella del Real Madrid. Le partite ce le hai dentro o non ce le hai, non è detto che quella importante per l'opinione pubblica lo sia per te, a volte è il contrario. Io alle prossime due gare ci tengo veramente molto. Se poi il ciclo è finito, lo decide la società: se è impossibilitata a tenere 6-7 di questi giocatori, è chiaro che lo è.

Se la società ne tiene 6-7 e promette un certo mercato? Siamo partiti con troppi se (ride, ndr). Questo è un gruppo di giocatori  con cultura del lavoro, disposto di mettersi in discussione per crescere. Sicuramente senza due infortuni pesanti, qualcosina in più potevano dare. Potevano dare qualcosa in più anche chi poteva riposare in certe situazioni, si pensa agli aspetti fisici, ma sono collaterali. Se le energie nervose, le gambe non rispondono sicuramente.

In cosa sente che la Juve è stata più brava? Ha fatto un campionato senza avere mai flessioni importanti, con una rosa come quella che hanno a disposizione diventa dura".

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