Tacchinardi: "La Juve resta davanti al Napoli, sa mettere pressione. Italia? Se ci fossero Totti e Del Piero, altro che Belotti..."

25.11.2017
01:00
Redazione

Alessio Tacchinardi ha parlato a Tuttomercatoweb: "Penso che la Juventus resti la favorita, anche se il Napoli corre a un ritmo pazzesco”.

I nuovi arrivi non stanno incidendo molto…
“È vero. Se oggi penso alla Juventus anti-Napoli, immagino la stessa identica formazione dello scorso anno. Certo mancano Bonucci e Alves, ma poi gli altri sono sempre quelli. Questo denota un non innalzamento del livello della squadra. Allegri ruota molto perché ancora un vestito perfetto alla Juventus non l’ha trovato. I nuovi arrivati devono rimboccarsi le maniche. Sono loro a dover essere più affamati degli altri”.

Davanti grande equilibrio: quale delle concorrenti cederà il passo per prima?
“Una squadra che vince sei scudetti di fila mette inevitabilmente pressione, eppure le altre non danno l’impressione di subirla. Il cammino del Napoli in Serie A è sicuramente influenzato dall’Europa: se giochi in Champions è un conto, retrocedere in Europa League e confrontarsi con gare ad alta intensità di giovedì sera è un altro. Sul lungo periodo, ai ragazzi di Sarri potrebbe creare qualche difficoltà fisica. Inter, Roma e Lazio poi, per una questione di rosa, sono un gradino sotto. Il campionato è comunque molto più stimolante per tutti”.

Rispetto a vent’anni fa in Italia manca il talento o sono solo isterismi post-Svezia?
“Il livello si è abbassato. Se oggi Del Piero, Totti, Vieri e Inzaghi fossero ancora attivi, gli ottimi Belotti e Immobile in Nazionale non giocherebbero neppure, sempre se convocati dal ct. Non so se è un discorso di cicli o di giovanili gestite male, ma sicuramente qualcosa che non va c’è. Se poi hai Insigne e non lo fai giocare il problema diventa doppio. Ventura non può non spiegarci cosa è successo”.

Da uno a cento possibilità e fiducia che cambi in meglio il mondo del calcio?
“Di fiducia ne ho. Tanti grandi hanno smesso e alcuni, penso a Buffon, lo faranno presto. Ad alcuni di questi andrebbero date le chiavi in mano della Federazione. Saprebbero certamente cosa fare. Perché non si prende Maldini per fargli portare le borse da una stanza all’altra. Stiamo parlando di un monumento, come tanti altri ignorati da Coverciano”.

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