Vicenza, Tutino: "Saurini come un secondo padre per me. Ecco perchè ho scelto un'esperienza al nord. Benitez? Mi chiedeva di tagliare i capelli"

28.08.2014
10:30
Fabio Cannavo

Un giovane dalle grandi aspettative, un ragazzo napoletano con la maglia del Napoli tatuata sul cuore, un ragazzo semplice, ma deciso, voglioso di far conoscere a tutti le proprie qualità. Ha lasciato la Primavera azzurra soltanto questa estate per approdare al Vicenza, ma la sfortuna ha voluto che un brutto infortunio, rottura del crociato, lo tenesse lontano dai campi. Operato da qualche giorno, ma già carico per mettersi subito a lavoro e tornare, con le dovute tempistiche, in campo quanto prima: Gennaro Tutino è stato raggiunto, in esclusiva dalla redazione de IlNapolionline.com, e queste sono le sue dichiarazioni:
Come stai dopo l’intervento?
“Il peggio è passato, l’operazione è andata bene e comincio a stare meglio. Lunedì andrò al centro del Dott. De Nicola per cominciare la riabilitazione per circa un mese. Cercherò di lavorare al meglio, senza affrettare i tempi, ma crescere anche strutturalemente”.
Essere napoletano e vestire la magli azzurra è sempre una forte emozione, soprattutto per chi come te è cresciuto in questa città
“Vestire la maglia del Napoli è una grande emozione. Sono di Napoli e questo mi rende orgoglioso. So di dover dare il massimo per poter arrivare in prima squadra, al momento è un sogno e so che è molto dura: gli ostacoli sono sempre dietro l’angolo”.
Essere ‘profeta in patria’ è anche difficile, lo si è visto con quello che è accaduto a Lorenzo Insigne
“Lorenzo è un ragazzo di cuore, sente la pressione magari, in più rispetto agli altri, ma saprà uscirne alla grande e dimostrerà ancora di più il proprio valore”.
Mi racconti qualche aneddoto di Rafa Benitez? Da fuori è un tecnico molto simpatico e permissivo, ma credo che nello spogliatoio sappia e bene usare il pugno duro
“E’ uno degli allenatori più importanti al mondo. Ci sono momenti in cui scherza e in altri dove chiede il massimo. E’ sempre al contatto con i giocatori, ma sa quando farsi da parte per lasciare spazio alla crescita del gruppo. A me cosa diceva? Di tagliarmi i capelli (ride, ndr). A parte gli scherzi, mi diceva di essere meno lezioso lontano dalla porta ed essere concreto in zona gol”.
Genny, ma te lo ricordi quel gol alla Juve con la Primavera?
“Certo che me lo ricordo. E’ stato il gol più emozionante che ho segnato da quando sono con il Napoli. Era una finale di coppa Italia, contro la Juventus e nel loro stadio. Fare gol alla Juve e con la maglia el Napoli, una gioia immensa”.
Tante squadre interessate a te, poi la scelta di Vicenza, come mai?
“Vicenza è una grande piazza e in Lega Pro, e non solo, è una della più prestigiose. Piazza importante e tifosi caldi. Penso di aver fatto la scelta migliore per la mia crescita da calciatore e da uomo”.
E la Juve Stabia? Si parlava di te come prossimo acquisto, poi perché è saltata la cosa se trattava poi c’è stata?
“La possibilità c’era, sapevo di qualche interessamento. La Juve Stabia e Castellammare di Stabia rappresentano una piazza importante, ma io e la mia famiglia, abbiamo preferito un trasferimento al nord per cambiare aria e avere esperienze diverse”.
Serie B o Lega Pro, il Vicenza ti aspetta per far scoprire a tutti chi è Gennaro Tutino…
“Sarei contento se il Vicenza fosse ripescato in serie B, ma non cambierebbe niente, voglio dimostrare il mio valore. Mi metto in gioco, abbiamo una bella squadra. Schwoch? Ho parlato con lui prima di partire e mi ha raccontato tante belle cose di quella città e di quella maglia, mi ha consigliato bene”.
Nel campo ti conosciamo, ma Gennaro Tutino com’è fuori dal campo?
“Sono un ragazzo semplice che ama stare con la sua famiglia, con la sua fidanzata e uscire con gli amici. Sono semplice e resterò così, sempre. I valori prima di tutto, mi piace stare con gli amici e vivere in compagnia, pur essendo tranquillo”.
Primavera, quanto devi a mister Saurini per la tua crescita?
“Tanto! Devo tanto a mister Saurini, lo considero come un secondo padre. Mi ha insegnato tante cose e mi ha dato tantissima fiducia. Mi ha fatto giocare, pur avendo all’inizio due anni in meno. Mi ha dato tanta fiducia, ma allo stesso tempo spero di essere riuscito a ripagarlo”.
E ai tuoi ex compagni della Primavera, cosa ti senti di dire per la nuova stagione?
“Gli auguro il meglio, spero che possano raggiungere traguardi importanti e crescere a livello personale. Vivranno una stagione dura, ma che sia ricca di soddisfazioni. Faccio il tifo per loro”.
In chiusura, quale il calciatore con il quale più ai legato della prima squadra?
“Cannavaro e Insigne su tutti, ma anche Zuniga e Armero mi sono stati molto vicino. Quella caduta nel ritiro di Dimaro dello scorso anno fu molto divertente. Il Napoli ha un bel gruppo e mi sono sempre stati vicino. Higuain? Un grandissimo giocatore, un campione. Non parla tanto, ma già da come si muove e tocca la palla è un fuoriclasse unico”.

Notizie Calcio Napoli