IL PAGELLONE - Il leggendario Higuain e la curiosità di Hamsik, la rivincita di Albiol ed il carisma di Reina: i promossi e i bocciati della cavalcata Champions

22.05.2016
17:30
Redazione

Fine anno, tempo di pagelle. Promossi e bocciati, nonostante il risultato stagionale con la qualificazione diretta alla prossima Champions League farebbe propendere per una promozione generale di tutti i calciatori azzurri. Tuttavia, restando fedeli a quanto detto durante tutta la stagione - partita per partita di Serie A, Europa League e Coppa Italia - accanto ad ogni giudizio vi proponiamo la media voto relativa ad ogni calciatore del Napoli. Compreso l'allenatore Maurizio Sarri.

PEPE REINA - Gradito ritorno, leader dentro e fuori dal campo. Amato ma non di rado criticato. Già dalle prime partite ha fatto diventare l’insicurezza tra i pali della passata stagione, nell’alternanza tra Rafael e Andujar, un vago ricordo. Ma paradossalmente questo non ha giovato in suo favore e non si è dato il giusto peso al suo contributo, nel reparto che fatto registrare grandi progressi. Qualche errore lo ha commesso, certo, ma va ricordato anche qualche bel colpo di reni, come quello con l’Inter. La spina dorsale di una squadra che punta in alto non può fare a meno di un portiere carismatico, proprio come Pepe. Media voto CN24: 6,02

GABRIEL - Tanta curiosità intorno a lui, poche occasioni per vederlo: tre in Europa League ed una in campionato. Ad Udine, nel momento caldo della corsa scudetto, para un rigore sull’1-1 ma un’uscita azzardata contribuisce a mandare gli azzurri sotto di un gol negli spogliatoi. La tradizione sudamericana dei portieri continua ad essere poco felice ma Gabriel ha il diritto di essere valutato con altre chances, non a Napoli per adesso. Media voto CN24: 5,62

ELSEID HYSAJ - L’uomo di fiducia di Sarri, a quanto pare. Elseid cuce la bocca sua e quella degli scettici, e coi fatti ripaga la stima di chi ha investito su di lui. L’emblema della tenacia, di chi è disposto a sopperire e a migliorare qualche lacuna tecnica con la grinta, la volontà e la cocciutaggine. Infaticabile nei compiti assegnati, non ha dimostrato particolari segni di cedimento lungo tutta la stagione aggiungendo ai vari aggettivi quello di ‘affidabile’. Media voto CN24: 6,11

RAUL ALBIOL - La sua miglior stagione da quando è a Napoli. E tra i maggiori beneficiari della cura Sarri. La partenza con Sassuolo e Samp lo stava portando sul banco degli imputati: di contro, con la difesa che ha fatto passi da gigante, il barbuto spagnolo va oltre modo elogiato. Per nulla appariscente nelle marcature, è il saggio di una difesa tutto sommato giovane: quel bel tocco di esperienza che non guasta mai. La sfortunata deviazione sul tiro di Zaza è soltanto una sfumatura di un giocatore al quale spesso manca il giusto riconoscimento in una stagione che sa di rivincita. Media voto CN24: 6,01

KALIDOU KOULIBALY - Il futuro è suo. L’intero reparto ha approfittato della sua crescita esponenziale per mostrare i frutti del meticoloso lavoro settimanale. Strapotere fisico, velocità ma soprattutto intelligenza. Perché Kalidou ha razionalmente appreso dai propri errori: ha imparato a frenare la propria irruenza, è diventato pulito nelle entrate. Attento e concentrato, non manca un fuorigioco e non perde una marcatura. Niente black-out. Insomma è maturato tanto, al punto da considerarlo tra i migliori difensore d’Europa ma aspettiamo prima la stagione della conferma, magari proprio nell’Europa che conta. Media voto CN24: 6,25

FAOUZI GHOULAM - Progressi considerevoli sotto l’aspetto della concentrazione. Non sarà lo spauracchio delle difese avversarie quando attacca la fascia ma non ha concesso sbavature in fase passiva come capitava in passato. Attento alla linea difensiva, propositivo fino a spingere sul fondo. Ha buoni margini di miglioramento nella chiusura degli spazi, costante nel creare superiorità numerica a sinistra con le sue sovrapposizioni, specie nelle gare casalinghe. In crescita. Media voto CN24: 6,03
 
CHRISTIAN MAGGIO - Tutto finisce prima o poi. Anche l’avventura di Christian col Napoli, fatta di due Coppe Italia, di zona Champions conquistata e disputata. Poi però c’è modo e modo di chiudere una storia: ma questo non è un problema solo suo a quanto pare. Ammesso per altro che sia finita, visto il rinnovo firmato da poco. Una stagione vissuta a sorpresa all’ombra di Hysaj, dove l’albanese non ha lasciato nemmeno le briciole delle ultime battute in campionato: poco gratificante per un ex capitano. Media voto CN24: 5,77

VLAD CHIRICHES - Eccezion fatta per la papera col Chievo, Vlad ha dimostrato di essere una alternativa affidabile con prestazioni apprezzabili. Presenza fisica e abilità nel gioco aereo: due gol, uno in Europa League, l’altro a rimediare l’errore su Rigoni. Esegue ed accetta con professionalità le decisioni del tecnico: mai una parola fuori posto, nemmeno adesso che tutti i procuratori parlano. Media voto CN24: 6,09

IVAN STRINIC - Salta l’intero girone di andata tra infortunio e scelte tecniche, è tra quelli impiegati col contagocce. Di lui si iniziano ad avere notizie il 10 gennaio quando completa 90 minuti a Frosinone. Gli viene concesso il bis a febbraio con la Lazio e altri 50 minuti partendo titolare contro l’Inter: tre episodi in mezzo a tanta panchina. Così si fa dura per lui e per chi deve dare un giudizio. Media voto CN24: 5,89

ALLAN - E' stato l'investimento più costoso della campagna acquisti. Arrivato nell'ultima settimana di ritiro, ha conosciuto una breve flessione fisica ma ciò non gli ha impedito di ridare aggressività e dinamismo che mancavano a centrocampo. Ha sorpreso nella parte iniziale della stagione per la capacità di inserimento anche in zona gol. Ben sette assist tra campionato ed Europa League che confermano anche la discreta abilità palla al piede. Stagione nelle aspettative ma nella prossima ha buoni margini di miglioramento. Media voto CN24: 6,24

JORGINHO - Quando Sarri a Dimaro annunciò di essere indeciso tra lui e il pupillo Valdifiori sul ruolo di regista, in molti pensarono ad una volontà del tecnico di stimolare il brasiliano. Poi 35 partite su 38 in campionato inziate col cambio di modulo, terminate con la conquista del secondo posto e tanti numeri da far sgranare gli occhi partita dopo partita. Dai palloni recuperati, a quelli smistati sino ai kilometri percorsi: sempre tra i primi in serie A. Tra i maggiori beneficiari della cura Sarri, ha dimostrato personalità diventando un perno fondamentale del gioco. Media voto CN24: 6,10

MAREK HAMSIK - Il ritorno nel ruolo di mezzala ha restituito a lui il sorriso e alla squadra maggiore equilibrio tattico. Meno gloria personale, più a servizio del gruppo: 8 gol e 11 assist rispetto ai 13 assist e 16 gol della passata stagione tra coppe e campionato. Nuovamente coinvolto nel pieno della manovra di gioco, spesso è risultato decisivo anche coi sui inserimenti tra le linee. Curiosità: mai ammonito in questo campionato. Se da un lato si mette in evidenza la leatà di Marek dall'altro si potrebbe obiettare qualcosa sul piano della cattiveria agonistica. Media voto CN24: 6,02

MIRKO VALDIFIORI - Per lui 1253 minuti giocati rispetto ai 3043 di Jorginho: un divario che nessuno si sarebbe aspettato dopo la stagione vissuta ad Empoli. Finisce sfortunatamente in soffitta insieme al 4-3-1-2, poi pochissime altre chances per lui che non hanno creato un dualismo dal quale trarne beneficio. Ha pagato un po' l'iniziale appesantimento della preparazione atletica e l'espolosione di Jorginho, senza però riuscire a convicere Sarri a concedergli qualche possibilità in più. Media voto CN24: 5,83

DAVID LOPEZ - E’ stato il primo ricambio al centrocampo: troppo netto il divario coi titolari, lo si sapeva già. Questo forse ha rafforzato in Sarri la convinzione ad attuare poco turn over ma non ha scalfito quella della società di non intervenire sul mercato a gennaio. Non si discute il suo l’impegno. Onesto professionista, apprezzato dal tecnico ma non in grado di creare dualismo e concorrenza nella scelta dell’undici. Media voto CN24: 5,90

OMAR EL KADDOURI - Il suo ruolo è il trequartista ma la quadratura del cerchio arriva con un modulo che non lo prevede. Come non è previsto quel numero di match utile a fargli vivere un’annata da protagonista, anche se alla fine si contano 3 gol, 8 assist in soli 698 minuti. Accetta e si predispone alla collocazione, subentrando da attaccante esterno e non cambiando maglia a gennaio per la felicità di Mino Raiola. Adattato. Media voto CN24: 6,13

NATHANIEL CHALOBAH: Due gare da titolare in Europa League e pochissimi minuti i campionato: ventidue anni e buoni doti fisiche e tecniche. Buona fortuna, Nathaniel! Media voto CN24: 6,50

MANOLO GABBIADINI - Il 4-3-1-2 forse lo avrebbe fatto esplodere totalmente, il 4-3-3 è stata la sua rovina e la visione di Sarri - unicamente come vice-Higuain - è stata sia i chiodi che il martello sulla tomba delle sue ambizioni. Eppure, quando chiamato in causa, quasi sempre è riuscito a dare un buon contributo. Ma giocando così poco, il suo agente lo porterà via da Napoli: in fondo già ad inizio stagione ne parlava. Media voto CN24: 6,07

LORENZO INSIGNE - Zeman gli ha dato la fase offensiva, Mazzarri gli ha dato credito, Benitez gli ha dato la fase difensiva. Sarri gli ha dato il giusto ruolo, e Lorenzo ha ripagato nel migliore dei modi: per più di metà stagione è stato strepitoso, ma ha chiuso in calando forse anche stanco per l'eccessivo utilizzo. Finalmente sotto porta è tornato a livelli di realizzazione ottimi, la convocazione all'Europeo sarebbe sacrosanta ma Antonio Conte ed i suoi schemi non sono come quelli di Sarri e del Napoli... Media voto CN24: 6,14

DRIES MERTENS - Non è il massimo partire soltanto sei volte dall'inizio in campionato, entrando a partita in corso un numero ventuno volte maggiore: cinque gol e cinque assist in soli 1087 minuti però sono un numero discreto, grazie all'Europa League ha raggiunto la doppia cifra nel numeri di reti messe a segno. E' stato l'unico a mettere sempre il tarlo nella mente di chi pensava alle scelte di formazione di Sarri: nella seconda parte di stagione più di una volta è sorto il dubbio tra lui ed Insigne. Innamorato di Napoli, adesso serve il rinnovo. Media voto CN24: 6,20

JOSE' CALLEJON -  A Dimaro si era messo in luce per la sua difficoltà tattica nel 4-3-1-2, per sua fortuna Sarri portandolo di nuovo sulla fascia nel 4-3-3 lo ha portato ad essere un giocatore tatticamente fondamentale per gli equilibri del Napoli. La sua dedizione nella fase difensiva è stata importante tanto quanto la freddezza di Higuain davanti al portiere, coprendo spesso la fascia per correre in aiuto ai compagni. Zero gol nel girone d'andata, sette in quello di ritorno, altri sei tra Europa League e Coppa Italia. Insostituibile, anche perchè in panchina non c'era nessuno in grado - secondo Sarri - di potergli dare un minimo di cambio. Media voto CN24: 6,15

GONZALO HIGUAIN - Difficile non scadere nella retorica quando arriva il momento di commentare la miglior stagione - numericamente parlando - avuta da un attaccante nella storia del calcio italiano. 36 gol, sì, ma anche un atteggiamento totalmente diverso rispetto a quello avuto nel finale di stagione dello scorso anno. Lo hanno provato a fermare in tanti, ci sono riusciti in pochi: travolgente, leggendario, seppur nervoso come a Udine. Clamoroso, chissà adesso cosa accadrà sul mercato. Media voto CN24: 7,32

MAURIZIO SARRI - Alzi la mano chi si sarebbe aspettato una stagione del genere? Nessuno, non si vedono mani alzate...ad inizio anno la sua testardaggine nel promuovere il 4-3-1-2 ha lasciato saggiamente spazio ad un 4-3-3 che ha potuto sprigionare l'enorme talento della squadra azzurra. Si erano avanzati dubbi sulla sua gestione dei grandi campioni, eppure ha trovato in Reina e Higuain i due grandi leader carismatici e tecnici in mezzo al campo in grado di trascinare la squadra. Non ha mai convinto in pieno la gestione dei minutaggi tra titolarissimi e riserve, ma i risultati gli hanno dato ragione e mettono in disparte anche alcuni errori a livello di comunicazione di inizio anno. Dallo Stia alla Champions League, con una lunga serie di scaramanzie che dalla Seconda Categoria proseguiranno nella massima competizione europea. Se proprio gli si vuole muovere qualche critica...si può non essere d'accordo con alcune espressioni fuori dalle righe davanti ai microfoni e alle telecamere, ma Sarri è fatto così. E fin quando è così chiaro e porta determinati risultati, si può chiudere un occhio. Adesso però è chiamato alla prova più importante, perchè confermarsi è sempre più difficile che sorprendere: speriamo possa essere supportato dalla società. Media voto CN24: 6,32

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