Da Milano: "Due pesi e due misure, Higuain di Napoli e Milan è diverso da quello della Juventus"

16.11.2018
00:30
Redazione

Franco Ordine, giornalista de Il Giornale, è intervenuto ai microfoni di MilanNews. Ecco quanto evidenziato dalla redazione di Calcio Napoli 24. Sono

Franco Ordine, giornalista de Il Giornale, è intervenuto ai microfoni di MilanNews. Ecco quanto evidenziato dalla redazione di Calcio Napoli 24.

Sono due gli argomenti all’ordine del giorno: Higuain e la sua squalifica più gli infortuni che hanno messo in crisi Gattuso. Cominciamo dal primo. Con una premessa che riguarda il giudizio sulla decisione del club di opporre reclamo per ottenere una riduzione della pena da 2 a 1 giornata. Per una spa i cui dirigenti devono rispondere all'azionista anglo-americano, mi sembra un atto dovuto. Anche perché nella fattispecie non si tratta di uno di quegli episodi “odiosi” che impongono il pugno di ferro da parte della società. Higuain è stato ammonito, ha protestato senza mai pronunciare un insulto, ha reiterato la protesta con sodali rossoneri e rivali bianconeri prima di allontanarsi in lacrime e di chiedere scusa, pubblicamente a tutti e in privato anche all’arbitro. Due turni sono la sanzione giusta ma è altrettanto legittimo che il Milan faccia ricorso nella speranza di ottenere un piccolo sconto. Accanto al dibattito sulle dimensioni del castigo si è aperto un altro sul curriculum disciplinare di Gonzalo nel corso della sua carriera italiana.

A Napoli e col Milan è stato trattato in un certo modo, con la maglia della Juve si è comportato in modo più virtuoso. Per aver citato questa statistica, e i numeri non si possono smentire, semmai interpretare, ho ricevuto un bel numero di contestazioni. A dimostrazione che il differente trattamento non è figlio di questa epoca, c’è una testimonianza che mi piace rammentare al pubblico. E cioè quella di Luisito Suarez. Nel corso di una trasmissione Tiki Taka, l’ex Pallone d’oro di Barcellona e Inter ha raccontato il diverso comportamento degli arbitri ricevuto dopo il cambio di club. “Quando ero all’Inter di Moratti e Allodi, se protestavo, l’arbitro faceva finta di non sentire. Quando invece sono passato alla Samp e protestavo allo stesso modo, l’arbitro si avvicinava e mi diceva: la prossima volta la sbatto fuori!”. Come dire: è il mondo che gira così, non solo il calcio, e non bisogna scandalizzarsi. 

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