L'editoriale di Corbo: "Tanta chiarezza nelle parole di Ancelotti, al contrario di Sarri. Hamsik in mediana una scommessa"

15.07.2018
00:45
Redazione

Vi proponiamo di seguito l'editoriale di Antonio Corbo per l'edizione odierna di Repubblica:  "Ancora prima del gioco,

Vi proponiamo di seguito l'editoriale di Antonio Corbo per l'edizione odierna di Repubblica: 


"Ancora prima del gioco, Carlo Ancelotti nel Napoli cambia lo stile della comunicazione. Magari un po’ annoiato, risponde a tutte le domande. Chiaro e tondo.


Può sembrare persino assonnato come chi aspetta il primo caffè del mattino, ma niente paura: è puntuale come una sirena e astuto nell’evitare rischi, equivoci, smentite. Quante frasi sono state lanciate e ritrattate nel giro di ventiquattro ore?
Nelle frasi di Ancelotti non c’è mai un retropensiero da captare, un broncio da interpretare, un messaggio clandestino alla società.
Sono passati tre anni e non si è mai capito se le campagne acquisti erano smagrite dall’avarizia sistematica del presidente o dal silenzio criptico dell’allenatore, se le riserve erano limitate nel numero o scadenti nella qualità. Non era ancora arrivato Cristiano Ronaldo, e si sentiva dire che «la Juve è di un altro pianeta». Una bella botta di pessimismo.
C’è Ronaldo adesso e Ancelotti garantisce: «Nessuno gioca per arrivare secondo e noi vogliamo andare il più avanti possibile su tutti i fronti». Può essere anche uno spot, ma questa è una coraggiosa fiammata di ottimismo. Sul mercato, nessuna frase di rito da parte del nuovo allenatore.
Massima chiarezza: «Aspetto un laterale destro».

 

In attesa di sapere chi sarà, Ancelotti argina la divagante euforia per Edinson Cavani.
Ma contemporaneamente dà un indizio per scoprire il suo Napoli. Hamsik sarà provato al posto di Jorginho.
Quindi: mediana a tre. Il suo interesse sui giocatori scattanti «che sanno stare bene tra le linee», fa pensare ad un 4-3-2-1. Si intravede il famoso “albero di Natale”, copyright dello stesso Ancelotti. Se riesce la difficile operazione di trasformare Hamsik nel nuovo Pirlo (ma c’è una sontuosa alternativa chiamata Diawara ) monta due potenti “turbine” ai lati. A destra Fabian Ruiz, Rog o Allan. A sinistra Zielinski o lo stesso Fabian Ruiz, che nel Betis ha fatto l’uno e l’altro.


L’attacco ha una punta d’urto, aggressiva e fisica: Milik con Inglese di riserva. Intorno alla punta gira una giostra veloce di scattisti: possono alternarsi Insigne, Mertens, Verdi, Callejòn. Se questo è il Napoli, solido ed effervescente che si nasconde nel cantiere di Ancelotti, non resta che attendere con fiducia la stagione, non solo il campionato, perché sarà una squadra con più obiettivi.


È opportuno tuttavia eliminare rischi e fragilità.
Debole sembra il drappello di portieri. Almeno nel confronto con la Juve, è sfavorevole per il Napoli il valore delle coppie: Szczesny e Perin prevalgono per affidabilità su Meret-Karnezis. È da valutare, non per capacità tecniche ma per continuità, il giovane Meret che intanto perde già i primi due mesi. La richiesta di un laterale destro va infine accolta con la massima attenzione: non mancano i soldi, semmai esperienza e carisma nell’impianto difesa-centrocampo.
Imperdonabile risparmiare in attesa di un Napoli che promette già una serena collaborazione tra presidente e allenatore". 

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