Chiedere l'esonero di Benitez equivale al delirio. Napoli preda di una sindrome provinciale e masochista

15.09.2014
18:30
Redazione

di Claudio Russo – twitter: @claudioruss

Scrive bene Il Napolista, quando afferma che "siamo alla follia, sull'orlo del burrone". Anzi, potremmo tranquillamente aggiungere qualcosa del tipo: Napoli sta implodendo, si sta accartocciando su se stessa.

No, non la SSC Napoli che pure sta passando un brutto, bruttissimo momento della sua storia recente, ma proprio la Napoli città. L'ambiente partenopeo, dopo la sconfitta che ha sancito l'eliminazione dai playoff di Champions League, è scosso da un'atmosfera negativa che, ad oggi, sembra difficile da scacciar via.

Dopo due partite di campionato, due e non quindici oppure trenta, e quattro partite complessive stagionali c'è qualcuno che ha il coraggio di chiedere la testa di Benitez, l'esonero immediato di Rafa. Come se quasi godesse di questa situazione, per qualche tornaconto personale di difficile comprensione.

Comprensibili eccome, invece, gli striscioni di contestazione contro il presidente De Laurentiis e gli stessi fischi contro Benitez e la squadra a fine partita. Il pubblico è sovrano e ha il diritto di farlo, ma la cosa dovrebbe iniziare e finire all'interno degli spalti del San Paolo.

Invece no, continua fuori ed imperversa in ogni dove, e qual è il risultato? Finisce che Napoli, intesa come città, è malata di provincialismo, si riduce a guardare la singola partita e non l'insieme delle cose. In soldoni: se il Napoli dovesse battere l'Udinese e la Juventus dovesse perdere contro il Milan, si ritroverebbero a pari punti. A quel punto i critici dovrebbero essere costretti a rimangiarsi tutto.

Finisce tutto alla solita questione del provincialismo, anzi di più: c'è una fetta di Napoli ancora legata ai ricordi dell'epoca Mazzarri, e delle partite risolte all'ultimo minuto unicamente grazie a Edinson Cavani. C'è una malsana 'gioia' che avvelena chi aspetta il primo passo falso per sputare veleno su Benitez e sulla sua idea di progetto che, di pari passo con la crescita tecnica, contempla investimenti strutturali che difficilmente arriveranno.

Delle tante problematiche che affligono la città di Napoli, c'è quello della spazzatura e della raccolta differenziata promossa da De Magistris: a occhio e croce il discorso predicato sabato da Rafa Benitez sull'unità di intenti è finito, nella migliore delle ipotesi, nel bidone dell'organico. Purtroppo.

RIPRODUZIONE RISERVATA

Fonte : di Claudio Russo

Notizie Calcio Napoli