E meno male che era un pacco... goleador e trascinatore, Higuain non fa rimpiangere Cavani e sul futuro c'è un messaggio

27.01.2015
18:30
Pasquale Cacciola

di Pasquale Cacciola - twitter: @PE_Bahia

Dodicesimo goal in campionato, il diciassettesimo in stagione. Quota 41 reti in due soli anni in Serie A, con ancora un intero girone da giocare e altre due competizioni da disputare. Senza considerare il numero importante d'assist e le innumerevoli giocate a favore della squadra. Ancora nel segno di Gonzalo Higuain, il vero leader di questo Napoli. Uno dei pochi veri top player di questo campionato, il nuovo trascinatore di questo gruppo dopo l'addio sofferto di Pepe Reina. Non amerà parlare e non sarà caratterialmente esplosivo come il rimpianto spagnolo, ma sa fin troppo bene come caricarsi la squadra sulle spalle e guidarla nei momenti decisivi. 

Ora è distante solo sette gol dalle 24 reti siglate al suo primo anno in azzurro, appena una dal capocannoniere della Juventus fermo a quota 14. Una vera impresa considerando il clamoroso ritardo di inizio stagione che lo vide a secco fino all'ottava giornata. Pensare che al suo approdo se ne dissero di tutti i colori, da 'riserva' del Real Madrid a 'pacco' strapagato che in Italia avrebbe reso la metà di quanto fatto in Spagna. Tutto prontamente smentito. Il 'Pipita' non solo si è dimostrato degnamente all'altezza di Edinson Cavani, ma ha finora garantito anche un numero straordinario di goal nonostante il gioco di Benitez non sia incentrato sul suo bomber diversamente dal suo predecessore. Media goal da 0,53 a partita, il secondo miglior score della storia azzurra. Titolare assoluto della nazionale argentina e terzo miglior bomber per continuità (nonostante l'eterno ballottaggio con Benzema, ndr) negli ultimi anni in Liga alle spalle dei mostri sacri Messi-Cristiano Ronaldo. E meno male che sarebbe stato un flop. 

Un campione in campo e nella mente, capace di sovvertire piuttosto velocemente la doppia delusione estiva dalla quale non era affatto semplice ripartire. Prima la finale della Coppa del Mondo persa con un grave errore sulla coscienza che avrebbe potuto riscrivere la storia, poi l'eliminazione choc in Champions League. L'avvio sfortunato e nervoso, poi la sfuriata con l'Hellas Verona davanti al proprio pubblico dalla quale poi non si è più fermato. Ieri l'ennesima doppietta, dopo due recenti gesti che riassumono rapidamente il carisma di un attaccante di livello assoluto: gli 'attributi' di Doha e la dedica all'infortunato Insigne. Il coraggio e la disponibilità, elementi principali del suo profilo. 

Ora la Champions League, condizione necessaria per non complicare il percorso finora impeccabile di un fuoriclasse. Col possibile addio di Rafa Benitez a fine stagione, si teme un effetto a catena che riguarderebbe inevitabilmente anche l'attaccante convinto due anni fa proprio dal manager spagnolo. "Per il futuro di Gonzalo si vedrà, non ho parlato con nessuna squadra e Higuain è tranquillo. Ha un contratto col Napoli e non sta pensando di andare via, è felice in azzurro", ha recentemente dichiarato il fratello procuratore che intanto ha omaggiato la città tatuandosi in modo vistoso un segno storico (clicca qui per leggere). Segnale che Napoli non gli è così indigesta come qualcuno vuole far credere. Poi chiaramente toccherà al presidente fare la sua parte, trattenere Benitez sarebbe già un significativo passo avanti in tal senso. 

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