Hamsik: "Juve o Milan non cambia nulla, vogliamo la finale! E' il Napoli più forte della mia carriera, su Maradona e la Cina..."

24.01.2017
23:28
Redazione

Marek Hamsik ha parlato ai microfoni della Rai dopo Napoli-Fiorentina. Clicca su play per vedere le immagini: "Si sapeva che contro la Fiorentina non sarebbe stato facile, è una squadra che gioca bene e con carattere e grinta".

La squadra gioca a memoria: "Sono due anni che giochiamo col mister, ci sono giocatori nuovi ma tutti si stanno ambientando. Con una rosa così ampia è ancora meglio, tutti pronti per giocare". 

Chi tra Juve o Milan: "Non cambia tanto, dobbiamo guardare a noi stessi e vogliamo arrivare in finale".

L'esperienza: "Sì, stiamo imparando a vincere anche soffrendo. Questo ci porterà a diventare ancora più grandi".

Sul campionato: "Siamo tutti lì, speriamo che la Juve perda qualche punto. Noi siamo lì, se gira una partita storta a loro siamo in diverse pronte ad approfittarne". 

Su Maradona: "Anche prima di lui abbiamo fatto una striscia di risultati positivi, ma lui è un simbolo e sicuramente ha portato fortuna". 

Sul difetto di non chiudere le partita: "Sì, è vero. Anche col Mlan potevamo chiuderla col terzo goal nel primo tempo. Stasera anche abbiamo avuto chance per chiudere la partita, ma stiamo migliorando sul piano caratteriale. Riusciamo a contenere l'avversario". 

Se è il Napoli più forte in cui ha giocato: "Sì, sicuramente. Lo dice il campo, è sicuramente la squadra più forte in questi miei 10 anni. Ora siamo noi i padroni che vogliamo comandare il gioco". 

La differenza nel gioco con Mertens e Milik: "Sicuramente sono due giocatori diversi, ma Dries si è adattato benissimo nel ruolo di prima punta". 

Se resterà a vita: "ormai sono dieci anni, è già passata una vita con Napoli addosso. Vediamo...".

Su un'eventuale offerta dalla Cina: "Non so, non è arrivata (ride, ndr)".

Dallo studio hanno poi fatto notare ad Hamsik che da casa i tifosi si lametavano tramite Twitter degli occhiali bianconeri del capitano azzurro, pronta la risposta dello slovacco: "Gli altri si sono rotti e allora uso questi, state tranquilli".

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