La teoria di Adam, la mano invisibile di Sarri e il bene scarso Albiol

11.08.2017
10:30
Bruno Galvan

Nel segno di Adam. Così si può riassumere l'ultimo test amichevole del Napoli ieri sera contro l'Espanyol. Le due reti azzurri sono state frutto di un bene scarso (in economia è quello raro ed ha per questo più valore) come le palle inattive. Il primo surplus di valore l'ha dato Dries Mertens pennellando all'incrocio una punizione che ha fatto impennare la curva all'interno del grafico tracciato da Sarri. La ciliegina è stata poi la rete siglata da Raul Albiol che va a segno su schema preciso da calcio d'angolo. Proprio nella rifinitura, Sarri aveva provato nuove soluzioni sui piazzati e la risposta dell'allievo Raul è stata immediata e redditizia. Volendo restare in campo economico verrebbe da pensare che anche Sarri, come Adam Smith, abbia usato la sua mano invisibile sulle realizzazioni contro l'Espanyol. Il dettaglio non è percepibile ad occhio nudo, ma è evidente nei fatti e nelle idee che il mister porta avanti ormai da due anni.

Oltre a Smith, c'è un altro Adam che ieri ha brillato. Questo Ounas può essere la variabile impazzita che potrebbe anche scombinare i piani in attacco perchè il ragazzo non ha paura e il pallone non gli scotta tra i piedi. Il San Paolo ha un debole per i giocatori estrosi e Ounas ha dimostrato in un quarto d'ora che non è stato un acquisto casuale. Qui il merito va tutto a Giuntoli che non ama molto i complimenti e preferisce restare sempre dietro le quinte, ma certe intuizioni rafforzano la consapevolezza che con Paratici sia il miglior direttore sportivo in circolazione.

Adesso c'è il Nizza, una doppia sfida che vale una stagione ed anche un bilancio. Le risposte sono state positive e la condizione fisica è in crescendo. Le sensazioni, come spesso dice Sarri, appaiono buone e promettenti. Contro i francesi vanno eliminati alcune sbavature che anche ieri si sono viste per esempio su alcuni calci piazzati dell'Espanyol dove Mertens si è trovato a fronteggiare un giocatore ben più alto di lui. Vero che i giocatori non si possono allungare, ma Sarri (ci sta lavorando come sempre) punta a colmare questa pecca cercando di far colpire in maniera sporca la palla all'avversario rendendolo meno pericoloso. Prevenire è meglio che curare e il Napoli d'ora in poi non può più sbagliare.

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