Trittico di ferro per il Napoli, niente turnover da parte di Sarri?
Trittico di ferro per il Napoli, niente turnover da parte di Sarri?

La via della continuità

11.10.2017
21:00
Gaetano Pantaleo

Neanche il tempo di riattaccare la spina dopo la sosta per le Nazionali, tanto odiata e criticata da Maurizio Sarri, che per il Napoli all'orizzonte si presenta una tremenda tempesta di partite a dir poco difficile da superare, tre in otto giorni: prima la Roma all'Olimpico sabato, poi il Manchester City martedì, ancora in trasferta, nella straordinaria location dell'Etihad Stadium, ed infine l'Inter tra le mura del San Paolo domenica 22. Un trittico di ferro che metterà a dura prova la tenuta sia fisica che mentale di questa squadra dal momento che in ognuna di esse andrà profuso il massimo sforzo visto che si tratta di impegni che possono per davvero indirizzare l'andamento della stagione.

Sono vietati, dunque, cali di concentrazione e atletici e per questo potrebbe rendersi necessario un po' di turnover, anche contando le fatiche degli azzurri da poco rientrati dalle Nazionali, ma verosimilmente, e forse giustamente, non sarà così. O almeno non subito. Se è vero come è vero che le alternative in difesa ed a centrocampo non mancano, è altrettanto vero che in avanti la coperta, specie dopo l'infortunio di Milik, è un po' corta e per questo motivo è lecito pensare che in tutte e tre le partite partiranno dal primo minuto José Maria Callejon largo a destra, Insigne sul versante opposto e Dries Mertens al centro. Per quanto riguarda la linea mediana, Jorginho ed Allan sono rimasti a Castel Volturno in queste due settimane, hanno potuto lavorare come si deve con Sarri, sono reduci da un avvio di stagione esaltante e, dunque, meritano un posto nell'11 di partenza: ci saranno loro dal primo minuto accanto a Marek Hamsik ("Lui gioca sempre" cit. Maurizio Sarri) sia contro la Roma che con il Manchester City. Possibile, poi, l'impiego di uno tra Zielinski e Diawara con l'Inter, o magari di entrambi.

Discorso simile anche per la difesa: il quartetto titolare è quello composto da Albiol e Koulibaly al centro con Hysaj e Ghoulam sulle fasce. A meno di novità (leggasi infortuni o squalifiche) loro dovranno stringere i denti ed essere protagonisti sempre in questo trittico. Ci sarà tempo per riposare più in là, ma ora il tecnico ha bisogno dei suoi titolarissimi, con buona pace per i vari Maksimovic, Chiriches, Maggio e Mario Rui. Col mare in tempesta, meglio confermare la fiducia ai navigatori più esperti ed affidabili. Certo, c'è tempo e magari l'ex tecnico dell'Empoli potrebbe stupire tutti con scelte di formazione sorprendenti, come già fatto l'anno scorso proprio a Roma, quando lanciò Marko Rog per la prima volta titolare. Ma se quella è stata sostanzialmente l'eccezione, la regola che accomuna tutti questi due anni e poco più di Sarri alla guida del Napoli suggerisce la via della continuità e dei titolarissimi. Non sono queste le gare in cui rischiare o sperimentare.

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