Maradona: "Rifiutai il doppio dei soldi, io non tradisco: Napoli è casa mia!. Punizione alla Juve? Gol difficilissimo, Reina lo sa bene..."

27.04.2017
21:57
Redazione

Diego Armando Maradona nel corso dello spettacolo "Tre volte 10" racconta le sue emozioni tutte napoletane: "Mi sento come a casa come sempre mi sono sentito perché io non tradisco. Ho fatto quello che ho fatto e sono stato felicissimo a Napoli. Abbiamo messo il biglietto a 300 euro perché Pelé lo aveva messo a 200 e lui deve sempre arrivare secondo! Questa è stata la prima maglia del Napoli. Con questa maglia ho seognato. Quando ho firmato per il Napoli, mi offrivano 5 anni ed il doppio dell'ingaggio che avevo ma dissi che avevo scelto il cuore e di correre dietro ad una palla"

"Questa scarpa mi ricorda la sconfitta con il Brasile, ma anche un calcio che diedi a Batista. Loro sul 3-1 ci dicevano toca la bola e mi innervosii. Però questa scarpa oltre alla delusione appena detta, mi ricorda anche tante gioie e gol con il Napoli. Messi non è ai miei livelli? In effetti è più basso di me (ride ndr)"

"Quando accostano la fisica a me credo si riferiscano al gol che ho fatto a Tacconi in area su punizione. Eraldo Pecci mi diceva che non potevo ma calciai lo stesso. Avevo messo il piede sotto la palla e feci gol con i difensori della Juve alti un metro e novanta. Chiedete a Reina se era facile un gol da quella posizione" 

"La prima volta che papà mi ha detto che stavo giocando bene era contro l'Inghilterra. Lui si alzava la mattina per andare in fabbrica e poi alle 3 mi accompagnava al campo. Non ha mai voluto parlare con i giornali, non come adesso che tutti vogliono apparire. Lo ringrazierò sempre perché ha permesso farci mangiare a me ed i miei fratelli. Mia mamma era una grande, a noi ci sono mancate tante cose meno che l'amore dei genitori. Io ero il suo fidanzato (ride ndr)"

"Devo chiedere scusa a mio figlio per questi 30 anni. Non lo lascerò mai più"!

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