Mister pensaci tu...

05.10.2016
16:30
Leonardo Vivard

di Leonardo Vivard - Twitter: @LeonardoVivard

Lo hanno notato, capito e studiato. E adesso bloccato

Nessuna palla passa dalla difesa all'attacco se prima non ha toccato i piedi di Jorge Luiz Frello Filho, meglio noto come Jorginho. E' diventato un giocatore imprescindibile per questa squadra, non solo per la sua presenza, ma anche per la sua condizione fisica. La gestione delle energie è un tema che ha riempito radio e tv negli ultimi giorni. Ma se manca ossigeno a Ghoulam è un conto, se Jorginho comincia a perdere lucidità ne è un altro. 

IL PROBLEMA - Se poi, oltre a pagare dazio in lucidità, gli avversari gli dedicano una gabbia, allora le cose si complicano. Perchè Jorginho non viene solo francobollatto ad uomo direttamente, ma riceve anche marcature indirette che lo escludono dalle trame di passaggio. A Genova, ma anche a Palermo, Pescara e con il Chievo si è notato che la formazione avversaria ponesse il proprio attaccante sulla linea di passaggio tra Albiol-Koulibaly e il play-maker italobrasiliano. Che sia questo un espediente dedicato per limitare la circolazione di palla del Napoli non è più un dubbio. 

Resta da capire quali alternative tattiche Sarri riuscirà a trovare. O negli uomini, o magari nella disposizione. Talvolta, infatti, abbiamo visto il centrocampo a tre ruotare a seconda delle marcature e della fase di gioco. Questo richiede delle scalate perfette, ma Sarri ci ha abituato bene in questo senso. O magari si potrebbe spostare il perno del gioco attorno al quale ruota la squadra da Jorginho a qualcun'altro. La Juve adottava lo stesso espediente quando gli avversari raddoppiavano Pirlo. Qualora però non riuscissero, si perdono punti come a Pescara, Genova e Bergamo? Facile analizzare i fatti, noi siamo da quest'altro lato. Dalla parte di chi nota, verifica e mette in risalto.

Nessuna di queste partite deve rappresentare un dramma per la stagione, ma solo un avvertimento: non di risultato, ma tattico. Tutte hanno dei punti in comune. La domanda ora non è più quale sia il problema, ma come porvi rimedio. Perchè Jorginho rappresenta l'esempio pratico di quanto gli avversari studino e cerchino delle alternative per imbrigliare gli azzurri. Se da un po' di tempo a questa parte, specialmente in trasferta, le cose in campo funzionano per gli avversari, è bene rompere l'incantesimo, trovare le chiavi per quella gabbia uomo contro uomo. 

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