Adam Ounas, calciatore francese di origini algerine e ala del Napoli
Adam Ounas, calciatore francese di origini algerine e ala del Napoli

Non è Ronaldo... ma nemmeno l'ultimo scemo: Ounas, l'allergia di Sarri e le bordate al club

02.12.2017
12:00
Claudio Russo

"A Napoli quando si prende un giocatore si parla sempre del nuovo Cristiano Ronaldo. Ounas è un ragazzino di 20 anni, l'anno scorso al Bordeaux non ha neanche fatto troppo bene...e noi lo si proietta in questa dimensione e si crede possa sfasciare le partite: è un talentuoso anarchico in questo momento, se lo metto in una partita in cui devo difendere escono i limiti. Spero che nel Napoli del futuro possa fare grandi cose, le qualità nell'uno contro uno ce le ha"

Così parlò Zarathustra. No, così parlò Maurizio Sarri su Adam Ounas. Con parole che rimbombano, bruciano come le sigarette che fuma il mister, e che somigliano a delle mazzate anche piuttosto poderose nei confronti dell'unica vera alternativa offensiva a disposizione in rosa (Zielinski e Rog sono degli adattati, stop). Ounas non è Cristiano Ronaldo, ma certo non è l'ultimo degli scemi: considerato ormai un escluso Giaccherini (60 minuti in 15 partite e 4 presenze), adesso dobbiamo aspettare gennaio. Inglese non sarà il salvatore della patria, e si continuerà a maledire l'infortunio di Milik (fino all'infortunio solo due partenze dal 1').

Il Napoli è primo in classifica, ha perso punti in A contro Spalletti ed Allegri che hanno saputo interpretare al meglio la gara tatticamente, ma tuttavia qualcosina rischia. Lo fa perchè le scelte di Sarri finora sono chiarissime: si è ristretto il numero dei calciatori dei quali si fida ciecamente, il 'cerchio magico' da dieci giocatori più Zielinski e forse Diawara/Chiriches, senza contare gli infortunati Ghoulam/Milik ed il sostituto forzato Mario Rui. Restano fuori ragazzi Rog, Maksimovic, Ounas, Giaccherini: investimenti per cinquanta milioni di euro più ingaggi, 544 minuti totali e mai un'occasione nemmeno contro squadre di lignaggio inferiore ed in gare già chiuse.

Le scelte finora hanno dato ragione a Sarri, ma fino a quando pagheranno? Nel frattempo Hamsik continua a giocare sempre nonostante un rendimento negativo: Sarri lo difende a spada tratta, magari il segnale nei confronti dei sostituti non è nemmeno positivo (contro qualcuna delle squadre era fondamentale il suo apporto? Il Napoli avrebbe perso certamente senza di lui? Per Marek sembra di rivedere la sindrome Totti: a Roma non si poteva parlare di panchina altrimenti scoppiava il putiferio). Con Sarri chi gioca cresce tantissimo - Jorginho ed Albiol per dirne due - ma se non entri nel suo 'cerchio magico' sono guai. Ounas, per ora, non ne fa parte.

PS: rileggendo le dichiarazioni di Sarri nel post-partita, due non sono da sottovalutare: la questione del mercato e delle alternative offensive; la scelta puramente di marketing relativa alla maglia. Ma al di là delle bordate, la gestione resta la stessa.

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