Paradossalmente...che peccato!

21.12.2015
19:00
Claudio Russo

Vogliamo chiamarlo rimpianto? Forse esageriamo. Vogliamo chiamarlo rammarico? Ci avviciniamo già un po' di più. Vogliamo adottare la più classica delle espressioni come 'che peccato!'? Ci siamo, sì. Perchè volendo dare uno sguardo alla situazione generale, quello che servirebbe al Napoli sul mercato sarebbe già all'interno della rosa. 

L'identikit è abbastanza chiaro: al Napoli serve una mezz'ala che possa apportare dinamismo, con delle caratteristiche offensive che possano ricordare, ad una prima occhiata, quelle di Marek Hamsik (impossibile replicarlo, ok). Detto che il sostituto di Allan è David López, sebbene abbia dei limiti tecnici spaventosi ed un dinamismo rivedibile che prova a compensare con una utile intelligenza tattica che gli permette di trovarsi spesso al posto giusto in mezzo al campo, manca il vero e proprio sostituto di Marek Hamsik.

In rosa c'è Nathaniel Chalobah: talentuoso sì, disciplinato tatticamente un po' meno, caratteristiche alla Hamsik non proprio. L'inglesino del Chelsea si è messo in mostra in Europa League, ma lo scarso utilizzo è abbastanza indicativo sull'impatto che ha avuto e che potrebbe avere nelle rotazioni del Napoli. Ma il vero sostituto, paradossalmente, sarebbe potuto essere Jonathan De Guzman. Esatto, proprio lui. Jonathan chi? Ma sì, lo ricorderete sicuramente: quello della tripletta allo Young Boys...e di una posizione quasi sempre fuori ruolo con Rafa Benitez, confinato su una fascia mai digerita del tutto. 

L'ex Swansea, quando fu presentato a Castel Volturno, mandò tutti in tilt dichiarando di essere un centrocampista box-to-box (fu tradotto 'trequartista', però). Toh, ma guarda: proprio l'identikit che cerca il Napoli. Ed in effetti, se ricordiamo le prestazioni di Jonathan De Guzman ricordiamo un calciatore agile, rapido, discreto nell'inserimento e nell'interdizione. Allo Swansea giocava in un centrocampo a tre, avrebbe potuto adattarsi a pennello al 4-3-3 di Sarri. Chissà...

Provato a Dimaro anche da trequartista, quando l'allenatore azzurro adottava ancora il 4-3-1-2 e provava anche il 4-3-2-1, De Guzman non convinse particolarmente anche perchè i compiti della mezz'ala nel 4-3-1-2 sono decisamente diversi rispetto a quelli della mezz'ala del 4-3-3 (Allan ed Hamsik esempi lampanti). Il resto, in fondo, poi lo conosciamo tutti: le offerte rifiutate, il certificato medico del suo agente, i rifiuti dello stesso giocatore, lo stipendio altissimo di cui il direttore sportivo Giuntoli poteva e doveva liberarsi per agire ancora sul mercato, l'essere messo fuori rosa, il non essere invitato (assieme a Zuniga) alla cena societaria. Rapporti ormai gelidi, pari allo zero. 

Si allena da solo, Jonathan: ogni tanto lo abbiamo visto andar via molto tempo prima che i suoi compagni scendessero in campo. E pensare che il paradosso è davanti agli occhi di tutti: il Napoli cerca un giocatore con caratteristiche simili alle sue. Chissà se ogni tanto, sotto sotto, anche l'ex Feyenoord finisce col pensare alla situazione che s'è venuta a creare. Perchè, a prescindere dai risultati positivi, lo spreco di soldi è notevole ed il peccato, paradossalmente, pure.

RIPRODUZIONE RISERVATA

Notizie Calcio Napoli