Benitez ad AS: "La Supercoppa è fondamentale, due aspetti faranno la differenza. Ecco cosa è successo a Bilbao, le parole di Behrami mi hanno sorpreso. Per arrivare al top la squadra deve credere di poter vincere"

22.12.2014
09:00
Redazione

Rafa Benitez, allenatore del Napoli, ha rilasciato una lunga intervista al quotidiano spagnolo AS.

Vincere la Supercoppa Italiana significherebbe conquistare il suo secondo titolo con il Napoli...
"E’ una partita fondamentale per tutti: squadra, società e tifosi. Vogliamo vincerla".

Però la Juve parte favorita... 
"Una finale è molto diversa dal campionato. In campo a fare la differenza saranno mentalità intensità"

La stagione è iniziata con la delusione di Bilbao: come si spiega il ko del San Mamés? 
"Noi siamo arrivati a quella gara con tanti calciatori reduci dal Mondiale e con qualche difficoltà di preparazione, mentre l’Athletic non aveva questo problema e poi non disputava la Champions League da 16 anni, erano davvero concentratissimi. Abbiamo avuto tante occasioni al San Paolo, avremmo potuto cambiare il risultato del preliminare, poi al San Mamés eravamo in vantaggio al 15' della ripresa. Degli errori poi han fatto si che i nostri avversari si qualificassero"

Rimpianti dopo aver visto il loro cammino in Champions? 
"Hanno forse pagato l’eccesso d’intensità e l’esperienza. La Champions League è una competizione esigente che ti obbliga a giocare due volte a settimana, spesso si pensa ai match europei piuttosto che a quelli di campionato. E questo può far male"

In Italia è considerato un allenatore troppo offensivo, però Valencia e Liverpool avevano delle difese quasi perfette. Perché non ha ancora trovato il giusto equilibrio?
"Quando arrivi in una squadra cerchi di acquistare quei giocatori che vanno ad incastrarsi perfettamente nel tuo modo di vedere il calcio, però per questo c’è bisogno di tempo. Noi abbiamo trovato dei calciatori bravi offensivamente, ma bisogna regolare alcuni dettagli e poco a poco ci riusciremo"

Nei momenti negativi c’è stato chi ha chiesto addirittura il suo esonero... 
"Mi ha sorpreso la mancanza di capacità di analisi. I numeri della scorsa stagione sono stati ottimi, abbiamo conquistato il record di vittorie in trasferta, poi il record di gol fatti e di punti in campionato. Poi abbiamo vinto la Coppa Italia e registrato 12 punti in Champions. Sono risultati degni di grandi elogi, eppure si è messo tutto in discussione"

Valon Behrami le ha riservato delle critiche. Problemi con lui?
"Assolutamente no. Le sue parole, sinceramente, mi hanno sorpreso. Preferisco ricordare ciò che di positivo ha fatto in campo e poi tanti miei ex calciatori hanno avuto commenti positivi"

Cosa manca al Napoli per raggiungere Juventus e Roma?
"La rosa è più giovane e più forte di quella precedente, ma deve maturare e poi incominciare a credere di essere in grado di raggiungere grandi traguardi. La Juventus e la Roma sono in alto da più tempo rispetto al Napoli"

Quanta importanza ha l'Europa League?
"Credo sia importante far bene in tutte le competizioni, perchè questo permette alla squadra di accumulare più esperienza per potersi avvicinare alle squadre più grandi. Abituarsi a vincere rende più forti"

Prima “Sin prisa pero sin pausa”, poi “Tutti insieme”... 
"Questo lo scelsi prima della partita con l’Athletic Bilbao, sapevamo che tra loro ed il pubblico c'è un grande legame e mi sembrò un buon esempio. Qui a Napoli il calcio lo si avverte e lo si vive con passione, se orientiamo quest’energia nella stessa direzione a quel punto il club sarà più forte"

Come vive la relazione con città e tifosi?
"Non posso muovermi tranquillamente, perché i tifosi sono davvero molto appassionati. Però la città ha tante bellezze che la gente non conosce e credo sia giusto mostrarle. Ci sono tante testimonianze dell'era borbonica: gli edifici e i quartieri mi piacciono molto, mi ricordano la mia terra"

Josè Callejon? 
"Tutti gli allenatori hanno calciatori dai quali possono aspettarsi un rendimento maggiore. Sono felice della crescita di Callejon così come di tanti altri calciatori, alla fine il segreto è il lavoro stesso così come avere uno staff che ti aiuta ad occuparti dei singoli giocatori"

E’ vero che avete ricevuto varie offerte per lui? 
"Sì, ma non le abbiamo mai prese in considerazione"

Il vostro miglior momento del Napoli è arrivato quando Higuain è tornato a segnare...
"La squadra si basa tanto sul rendimento dei suoi attaccanti, ha bisogno di gol di Hamsik e dello stesso Gonzalo e quando questi sono arrivati abbiamo notato più equilibrio nella fase difensiva"

Hamsik fa discutere tanti...
"Credo che tutta la polemica si basi più sui risultati che sul suo modo di giocare in campo. Non è questione di moduli, perchè Marek sente molto di più il peso della squadra essendone il capitano e avendo tanta esperienza, ci si aspetta tanto da lui ma non è così facile emergere perchè al suo fianco ha tanti giocatori di alto livello"

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