Corbo: "La Juve crolla in Champions, il futuro è favorevole al Napoli: lo scudetto in 10 punti"

05.06.2017
10:10
Redazione

Scrive Antonio Corbo nel suo editoriale per La Repubblica: "La Juve che si è liquefatta a Cardiff è davvero di un altro pianeta? Lo diceva Sarri, ed è ora che cambi idea. Il Real Madrid vincendo agilmente la terza Champions in quattro anni invia dal Galles una serie di messaggi, alcuni in Italia: è ancora il club più forte del pianeta, Spagna e Italia la distanza è sempre più larga, non è vero che la Juve sia invincibile, era impossibile che il Napoli potesse imporre il suo gioco ai campioni di Madrid, ma la doppia sconfitta per 3-1 (15 febbraio e 7 marzo) è appena rivalutata proprio dal confronto con la disfatta juventina. L’effetto Cardiff c’è. Ridimensiona la Juve. Come in un giro di poker, in Italia tutti pensavano che avesse le carte migliori, e nessuno ha chiesto di vederle. Roma e Napoli, finite a 4 e 5 punti, potevano forse osare di più. Il futuro sembra da sabato favorevole al Napoli. Lo dimostra una guida ragionata al nuovo campionato. De Laurentiis e Sarri non hanno alibi, la Juve è tornata sulla terra, lo scudetto è un sogno possibile.

1) Il gioco. Elegante, travolgente, organizzato. Un congegno offensivo da 94 gol in A, 111 nella stagione. Quel gioco che manca alla Juve. A Cardiff aveva una voragine centrocampo: mancano i meccanismi, quindi la costruzione. Ci si è messo anche Isco a creare superiorità numerica. Né Pjanic né Khedira sono Pirlo.
2) Il Napoli può solo migliorare. Per la Juve è difficile ripartire, brucia la delusione degli ultimi mercati. Come può potenziarsi, se vengono meno i pezzi pregiati? Higuain, Dybala e Pjanic sono costati 170 milioni, 200 con Pjaca. Non ha un altro Pogba da vendere. Può spendere ancora molto e in quali ruoli?
3) Higuain e Dybala sono stati i peggiori. Fa discutere Higuain, il colpo del mercato 2016. Senza di lui il Real ha vinto una Liga e 3 Champions, il Napoli invece conta 4 punti in più dell’anno scorso, 4 gol in più Mertens, bomber reinventato da Sarri. Higuain non è determinante.
4) La Roma ha una panchina nuova, Di Francesco al posto di Spalletti. Deve rifondare, ma non ha i conti in ordine come il Napoli, la tormenta lo stadio più che la squadra, il capocannoniere Dzeko fila verso i 32 anni. È già pronta per lottare alla pari con la Juve?
5) Insigne è ormai il capitano di domani. Ha velocità e resistenza, segna e dà gli assist. La sua maturità è un valore in più.
6) Sarri non ha certo bruciato i giovani, anzi. Diawara, Zielinski, Rog e Milik possono rivelarsi nella nuova stagione. Mertens è una formidabile invenzione, se Sarri ci si mette può cercarne altre. Una può essere Rog: nelle fasi di contenimento, magari con il Napoli in vantaggio, Rog può porsi come quarto a destra in un 4-4-2. Callejon potrà respirare.
7) Il mercato vede il Napoli attivo per le corsie esterne. Hysaj e Ghoulam meritano ricambi validi. Cristiano Giuntoli, il direttore sportivo che per contratto non parla, ma per competenza ottiene la fiducia di presidente e Sarri, sembra vicino a Silvan Widmer, difensore svizzero dell’Udinese, 24 anni.
8) Il Napoli definirà quanto prima la posizione di Reina. Gli screzi sono superati da una vertenza logica. Né battute né tweet. Contano le valutazioni tecniche. Il Napoli non prolunga il contratto del 35enne portiere, ma lo conferma per la prossima stagione. Se ci sono club pronti ad acquistarlo, la società esamina le offerte. È d’accordo anche Sarri, che stima Reina. E l’ha detto al presidente. Questo non ferma Giuntoli: cerca Bernd Leno, 25enne portiere del Bayer Leverkusen. Grande colpo, se gli riesce. Neto può invece far compagnia a Sarri in panchina.
9) I rapporti tra De Laurentiis e Sarri sono cordiali. Presto un nuovo incontro per definire un premio extra. Rimane intanto la clausola del 30 aprile 2018.
10) I nove punti favorevoli al Napoli, a futura memoria, chiedono il decimo. Che il comandante Sarri creda davvero di poter lottare per lo scudetto. Gli converrà evitare qualche contraddizione. Il suo lavoro produce gran gioco. Se è vero, perché riduce la lotta con la Juve a confronto di investimenti e fatturati? Niente alibi né broncio, si convinca del suo splendido lavoro. Il Napoli ha tutto per un anno da leader. L’ha capito il messaggio di Cardiff?".
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