In via Carbonara parte l'assalto al Real: oggi città «chiusa», il bus va controsenso per raggiungere Fuorigrotta

07.03.2017
12:10
Redazione
In via Carbonara, tra i residenti, circola una battuta: «Per far sistemare le buche servono Papa Francesco o Cristiano Ronaldo». Il riferimento alle strade riparate in fretta prima della visita partenopea del pontefice di due anni fa sottolinea ancora il ripristino (insolitamente rapido) dell’area attorno a Palazzo Caracciolo, da ieri ufficialmente il quartier generale del Real Madrid. Scrive Il Corriere del Mezzogiorno: "Piccole amarezze a parte, l’arrivo dei blancos ha generato entusiasmo in centro. Il primo indizio alle 9 del mattino, quando tifosi e curiosi, malgrado il meteo incerto, hanno iniziato a sistemarsi dietro le transenne poste ai lati e sul marciapiede di fronte all’albergo. Alla fine ne diventeranno circa settecento e forse anche di più. L’accoglienza per i “galacticos” seppur condita da fischi e classici cori di scherno, è stata tutto sommato calorosa, tanto da spingere Benzema a twittare all’arrivo “Siamo a Napoli, grazie per il vostro benvenuto”. I tifosi azzurri sognano l’impresa, punzecchiano gli avversari, ma al tempo stesso li rispettano. Poco prima dell’arrivo della spedizione madrilena, all’esterno dell’albergo, è spuntato un cartellone con la scritta «Dalla Spagna con furore vi accogliamo con amore», un pizzaiolo della zona invece ha mostrato una pizza speciale dedicata a Cristiano Ronaldo. Deluse soprattutto le tante fan di Ronaldo. È andata meglio a chi si è trattenuto fino al tardo pomeriggio, quando i blancos sono risaliti sull’autobus per la rifinitura al San Paolo, quello che fu una volta lo stadio di Maradona. Il bus va controsenso per raggiungere Fuorigrotta. Oggi la grande sfida con la città che chiude. All’Università lezioni che terminano alle 13 ad Ingegneria e a Monte Sant’angelo. Molti negozi anticiperanno la discesa delle saracinesche e qualche locale che non ha la diretta tv non aprirà".
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