La famiglia di Ciro Esposito ritorna all'Olimpico: "Noi perdoniamo"

02.09.2014
10:30
Bruno Galvan

«Papa Francesco è molto più di Maradona. È lui il vero fuoriclasse». Così un Diego Maradona emozionato ha commentato il lungo abbraccio fra lui e il Pontefice avvenuto nella Sala Nervi in Vaticano. «Mi ero allontanato dalla Chiesa — ha detto il Pibe de oro — perché pensavo non facesse abbastanza per i bisognosi, ma con Francesco è diverso. Cosa mi ha detto? Che mi stava aspettando». Il Papa ha ricevuto nella sala Nervi i giocatori e gli organizzatori della partita per la pace che si è giocata ieri sera all’Olimpico, e ha riservato un caloroso abbraccio a Diego Maradona. Il Pibe de Oro è stato fra gli ultimi a salutare il Papa, al quale ha donato una maglietta dell’Argentina col numero dieci e la scritta «Francesco». I due, poi, si sono abbracciati, e Diego ha parlato a lungo all’orecchio del Papa. Poi il paradosso: Maradona è stato salutato da un applauso dei presenti e la maggior parte delle persone l’hanno circondato per baci, abbracci e foto, così che per qualche minuto c’era più gente dal calciatore che dal Papa. E ieri sera, a Roma, c’era anche la famiglia di Ciro Esposito, all’Olimpico a poche centinaia di metri di stanza da viale Tor di Quinto, dove il giovane tifoso del Napoli fu assassinato. Ospitati in un palco insieme con il loro avvocato Angelo Pisani, i parenti di Ciro (c’era anche la fidanzata, Simona) hanno accolto con gioia l’invito a essere presenti. «Siamo qui — hanno detto — per rappresentare il perdono, la pace. Ciro sarebbe stato qui stasera: ci sono i migliori giocatori del mondo, e il calcio era la sua passione».

Fonte : Corriere del Mezzogiorno
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