Non tutti i tifosi azzurri felici per la decisione del Casms: "Comodo far passare Napoli pericolosa, qui non è l'inferno"

22.10.2014
10:00
Redazione

Il Casms ha vietato le trasferte ai romanisti dopo i fatti di Tor di Quinto della scorsa finale di Coppa Italia, ma nell'ambiente partenopeo non tutti hanno gradito questa decisione. Così Saverio Passeretti, presidente dell'Associazione italiana Napoli club, all'edizione odierna de 'Il Mattino': "Francamante questo pericolo non lo avverto affatto e non colgo nemmeno tutte queste tensioni. Se il Viminale ha preso questa decisione avrà sicuramente i suoi buoni motivi, ma la nostra città e la tifoseria di Napoli non sono così violente. Invece di chiudere gli stadi auspicherei l'inizio di un percorso per riavvicinare le due tifoserie, magari a partire da un'iniziativa congiunta dei presidenti di Napoli e Roma". Analogo il pensiero di Maurizio Criscitelli, presidente del Napoli Club Bologna: "Questa decisione è una sconfitta dello sport e il fallimento della tessera del tifoso. Se si vieta anche ai tesserati di assistere alla gara del San Paolo vuol dire che la card non ha più valore. A Napoli e nella tifoseria non ci sono tutte queste tensioni, non c'è aria di vendetta. Decidendo in questo modo lo Stato abdica, se ne lava le mani: non potendo controllare vieta, invece di far prevalere lo sport sulla violenza. Chiudere gli stadi significa far pagare ai veri tifosi le responsabilità che invece sono del Questore e del Prefetto di Roma per quanto accaduto lo scorso 3 maggio. In più si alimenta l'astio a distanza, perché il 1 novembre al San Paolo non sarebbe accaduto niente". 

Critico anche Lino Palma, presidente del Napoli Club Milano Partenopea: "E' comodo far credere che Napoli è pericolosa, e invece non lo è più o meno di altre grandi città. Tutti aspettavano al varco questa partita ma sono sicuro che non sarebbe successo nulla anche se fossero venuti tutti i tifosi giallorossi. Provvedimento prevedibile, temevo addirittura la disputa del match a porte chiuse. Sarebbe invece giusto poter andare allo stadio con serenità come accade in tutta Europa". Così invece Gino Di Resta, presidente dimissionario di Roma Azzurra: "La decisione era nell'aria, la verità è che i romanisti temono la trasferta di Napoli, hanno paura in modo giustificato di questa gara e comunque non sarebbero venuti. Spero invece che per il ritorno, a Pasqua, sia data la possibilità ai napoletani di assistere la partita all'Olimpico". 

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