La prima tifoseria di B e lo stadio di Renzo Piano: ecco perchè il Bari ha ingolosito De Laurentiis

01.08.2018
09:50
Redazione

Per il derby casalingo contro il Foggia ad affollare gli spalti del San Nicola sono stati in 33.567. È stata la partita più vista di tutta

Per il derby casalingo contro il Foggia ad affollare gli spalti del San Nicola sono stati in 33.567. È stata la partita più vista di tutta la serie B. E persino delle sfide giocate contro le big di serie A da Atalanta, Bologna, Cagliari, Torino, Sampdoria, Udinese, Genoa. Stando ai numeri, infatti, il Bari- Foggia disputato a novembre scorso è stato l’ottavo match più partecipato di tutti i campionati della Federazione italiana gioco calcio. Più del derby della lanterna che ha collezionato al Ferraris poco più di 30mila spettatori o più di Bologna-Juventus che ha ospitato sulle tribune del Dall’Ara 29.270 tifosi. A Bari – è così da sempre – quando la squadra scende in campo, la città va allo stadio. E, così, non solo la tifoseria biancorossa è la prima in assoluto della seconda serie: 15.800 l’affluenza media al San Nicola nel 2017/2018 contro 6.930 di media di tutta la B. Ma è anche molto più calorosa e numerosa di tante altre tifoserie di serie A. Si fa presto allora a capire perché i big del calcio, da Aurelio De Laurentis a Claudio Lotito passando per Enrico Preziosi, hanno scelto di tentare il colpo Bari. La piazza pugliese, dicono le statistiche, è sicuramente quella con un appeal maggiore. E le cifre, nel calcio, si traducono in affari. Soprattutto per chi è già nel settore e può realizzare "economie di scala". Nelle scuderie delle grandi società di calcio ci sono già vivai di giocatori, professionisti del marketing, esperti sportivi che possono essere utilizzati per mettere in piedi una società bis. Non si tratta, quindi, di cominciare da zero, ma di aggiungere un tassello al business. Tanto più perché a far gola agli imprenditori, oltre alla piazza numerosa, c’è lo stadio San Nicola. Il maxi impianto sportivo da 58mila posti progettato per i mondiali Italia ’ 90 dall’archistar Renzo Piano, se messo a frutto, è in grado di garantire una miniera di soldi: lo studio commissionato nel 2016 dal Comune di Bari all’ingegnere Bartolomeo Silvestri quantificava, settore per settore, gli eventuali introiti (sia pur riferiti a una squadra che militava nel campionato di serie B). Dai cartelloni pubblicitari all’affitto del campo dell’antistadio per le partitelle, dai concerti ai bar e ristoranti all’aperto. Insomma, l’idea di trasformare il San Nicola in una cittadella dello sport è sul tavolo, a disposizione del futuro presidente. «Che Bari sia una piazza interessante lo dimostra il fatto che siano arrivate ben 11 offerte – commenta l’assessore allo Sport del Comune di Bari, Pietro Petruzzelli – certo, si riparte dalla serie D, ma bisogna puntare sull’entusiasmo della tifoseria che c’è e ci sarà sempre».

Fonte : Repubblica - Bari
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