Rischio preliminare sempre più concreto, il miglior rendimento della storia non basta: ritornano i vecchi errori

25.04.2017
08:30
Redazione

Quanti punti persi con le piccole che stanno condizionando la qualificazione diretta alla Champions League senza passare dai preliminari. I soliti errori che lasciano l’amaro in bocca: Pescara, nella prima di campionato, passando per Genova e finendo a Reggio Emilia. Il pareggio con il Sassuolo è il 16esimo punto che il Napoli perde, se si vuole considerare l’Atalanta (che ha battuto due volte gli azzurri ed è quinta) una squadra non di primo piano. Cinquantacinque gol subiti, compresi quelli di Champions e Coppa Italia che stanno pesando enormemente. Il Napoli di Sarri ci ricasca, proprio quando poteva regalarsi una dolce notte, da seconda in classifica, visto l’impegno in posticipo della Roma.

Come scrive l'edizione odierna de Il Corriere del Mezzogiorno: "È riemersa, invece, l’atavica incapacità di gestire il risultato una volta in vantaggio. Il non riuscire ad «ammazzare» la partita. Ballano fior di milioni e la società non sarà certo contenta di quest’ennesimo pareggio contro una squadra che non aveva più nulla da dire al campionato. I mancati introiti della Champions diretta potrebbero condizionare la prossima stagione. Gli azzurri vantano il miglior rendimento della storia del Napoli con i 71 punti (21 successi, 8 pari e 4 ko) superati i 70 punti delle prime 33 giornate dello scorso anno con 21 vittorie, 7 pareggi e 5 sconfitte. Ma non basta e il pericolo terzo posto è dietro l’angolo. De Laurentiis, come ha già ribadito, non si straccerà le vesti. «Ce ne faremo una ragione» ha detto il produttore cinematografico".

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