IL GIORNO DOPO... la trentasettesima giornata: la partita del cuore di Roma e Milik che zittisce quei quattro scappati da casa

14.05.2018
17:30
Redazione

Il giorno dopo la trentasettesima giornata. Il turno sancisce la vittoria del campionato da parte della Juventus. Tra i tanti conquistati, questo è certamente

Il giorno dopo la trentasettesima giornata. Il turno sancisce la vittoria del campionato da parte della Juventus. Tra i tanti conquistati, questo è certamente tra i più immeritati. Inutile girarci intorno, ferme restando le responsabilità del Napoli e della società immobile sul mercato a gennaio malgrado due gravissimi infortuni, in un torneo combattuto punto a punto, “errori” e “sviste” hanno avuto una valenza determinante per la compilazione della classifica finale. Mai come quest’anno, non l’avrebbero dovuto vincere loro. Nella” partita del cuore” disputatasi a Roma tra i giallorossi e la Juventus, finisce con Allegri che abbraccia la terna arbitrale. Niente di cui meravigliarsi. E’ mancata solo la corsa degli arbitrii sotto la curva bianconera, prima o poi, si arriverà anche a questo!

Il giorno dopo la trentasettesima giornata. Quello del Napoli è stato un campionato fantastico. Dalla prima giornata, fino al volo di Koulibaly che stese i bianconeri a Torino, gli uomini di Sarri hanno sbagliato poco o nulla. Ogni vittoria è stata meritata e spesso e volentieri, gli avversari cancellati dal campo con prestazioni eccellenti. Purtroppo, nel finale di stagione, un fisiologico calo fisico, ma più che altro nervoso conseguente allo scempio che si verificò a Milano in occasione di Inter – Juventus, il Napoli ha finito per gettare alle ortiche tutto quanto fatto di buono da inizio campionato. 

Il giorno dopo la trentasettesima giornata. Ieri ultima trasferta della stagione e altra vittoria fuori casa, la quattordicesima della stagione. Ben 46 punti su 57 conquistati lontano dal S.Paolo. 14 vittorie, quattro pareggi ed una sola sconfitta. Numeri difficilmente migliorabili. Strano a dirsi, ma lo scudetto è stato perso tra le mura amiche, complice qualche pareggio di troppo. 

Il giorno dopo la trentasettesima giornata. Contro una Sampdoria guidata da Gianpaolo, palla lunga e pedalare, uno dei dodicimila allenatori accostati al Napoli per la prossima stagione, il buon Dio ce ne scampi, il Napoli l’ha dominata dal primo all’ultimo minuto. Pallone nascosto agli avversari e non è finita in goleada solo perché il goal di Mertens di apertura è stato inspiegabilmente annullato. Monumentale Koulibaly, non da meno Albiol, sua la rete del raddoppio. I due hanno raggiunto un’intesa di reparto che rasenta la perfezione. Migliorano le prestazioni di Zielinski schierato dall’inizio. Un moto perpetuo i due laterali M. Rui e Hysaj. Sfortunato nelle conclusioni l’Insigne capitano con il turbante. Ottimo l’impatto di Milik sulla gara. Entra e la sblocca inventandosi una parabola all’incrocio zittendo quei “quattro scappati da casa” come li ha definiti il presidente della Sampdoria Ferrero che erano impegnati in cori osceni ed offensivi. 

Il giorno dopo la trentasettesima giornata. Il gap di organico con la Juventus è stato azzerato o quasi da un’ottima organizzazione di gioco. Privarsi di chi ha creato tutto ciò potrebbe trasformarsi in un pericoloso boomerang. Come detto, mai come quest’anno il Napoli avrebbe meritato eccome. Perché non riprovarci l’hanno prossimo tutti insieme appassionatamente, ovviamente con i dovuti accorgimenti nella rosa. Staremo a vedere. Non sempre il cambiamento è sinonimo di miglioramento. 

Stefano Napolitano

Fonte : di Stefano Napolitano
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