IL GIORNO DOPO la ventesima giornata... l'ex mai rimpianto, l'inspiegabile non ricorso al VAR e il dovere di non lasciare nulla di intentato

07.01.2018
12:30
Redazione

Il giorno dopo le ventesima giornata. Negli anticipi del venerdì primo pareggio del campionato per l’Udinese. Pari anche a Firenze tra i viola

Il giorno dopo le ventesima giornata. Negli anticipi del venerdì primo pareggio del campionato per l’Udinese. Pari anche a Firenze tra i viola e l’Inter a cui non bastano il solito goal di Icardi e i soliti miracoli di Handanovic. Gli uomini di Pioli la domineranno in lungo e in largo e il pari del Choilito Simeone nei minuti di recupero eviterà ai viola la beffa di una sconfitta. Inter che non vince da cinque partite nelle quali ha raccolto appena tre punti.

Il giorno dopo le ventesima giornata. Befana di festa per il Napoli e i suoi tifosi. Gli azzurri dominano in lungo e in largo un modesto Verona. Gli scaligeri si presentano a Napoli con il con il classico schema adottato da molte squadre di scena al S.Paolo: tutti dietro e palla avanti. La barricata veneta resisterà poco più di un’ora. Dopo una mezza dozzina di palle goal e due pali, ci penserà il gigante Koulibaly a farla capitolare. Lo stadio esplode e Pecchia verrà preso da una inspiegabile crisi di nervi. Non da meno Corrent, un ex mai rimpianto.

Il giorno dopo le ventesima giornata. Il raddoppio sarà confezionato dalla premiata ditta Insigne – Callejon con lo spagnolo, come al solito, pronto a materializzarsi sul secondo palo. Due a zero e pratica archiviata. Nella calza della Befana, i tifosi del Napoli trovano altri tre importantissimi punti che permettono agli azzurri di iniziare il girone di ritorno così come era iniziato quello d’andata: con una vittoria.

Il giorno dopo le ventesima giornata. La giornata calcistica è proseguita con l’incontro dell’Olimpico dove più che perdere la Roma, ha vinto l’Atalanta. Bisogna convenire che, considerata la rosa e le aspettative, i bergamaschi stanno ben figurando su tutti e tre i fronti. Al momento, con la conferma della Lazio guidata da uno stratosferico Immobile, per lui venti reti in diciotto partite disputate, sono loro la vera sorpresa di questa prima metà della stagione.

Il giorno dopo le ventesima giornata. Giornata della Befana che si conclude in maniera amara non solo per il Napoli, ma per tutto il calcio italiano. In Sardegna non ci sono sorprese, si ripete la solita storia nei momenti di difficoltà. A Cagliari la Juventus vince di misura. Dopo aver rischiato di capitolare nel finale di primo tempo, la sbloccherà ad inizio ripresa su azione viziata da una clamorosa gomitata rimediata da Pavoletti. Pessimo il comportamento dell’arbitro nell’occasione. Fallo ignorato, l’ex Napoli che resta a terra, bianconeri che vanno a rete. Poi, la solita Juve di Allegri: tutti dietro a difendere il vantaggio di misura che resisterà anche e soprattutto perché sarà completamente ignorato un clamoroso fallo di mano di Bernardeschi, pallone lontano e braccio che si allarga volontariamente. Inspiegabile non ricorrere al VAR. L’arbitro Calvarese si è assunto la responsabilità della “svista”. Avesse consultato il VAR si sarebbe dovuto assumere anche quello della “risvista”. Sarebbe stato troppo anche per lui. Furiose le proteste dei sardi. Serafico Lopez. Per Pecchia ci sarebbe voluto l’ingresso dell’ambulanza in capo e un TSO obbligatorio. Ma lui alla Juve ci ha giocato e sa bene come funzionano certe cose. La sceneggiata fatta a Napoli l’avrebbe evitata.

Il giorno dopo le ventesima giornata. Alla luce di quello che ieri tutti hanno visto e solo chi doveva vedere ha fatto finta di non vedere, arrivare fino a maggio sarà dura. Ma il Napoli ha l’obbligo di crederci e la Società il dovere di non lasciare nulla di intentato. In merito anche Sarri è stato chiaro: “Per quel che concerne il mercato deciderà la Società in base alle ambizioni che ha”. Più chiaro di così non poteva essere.

Stefano Napolitano

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