IL GIORNO DOPO la ventiquattresima giornata... la forma d'arte per Inzaghi, il mistero da consegnare agli annali e e l'impatto devastante

11.02.2018
12:00
Redazione

Il giorno dopo la ventiquattresima giornata. Al venerdì la Juventus passa al Franchi. Due tiri e due goal. Per la Fiorentina un tiro e un palo.

Il giorno dopo la ventiquattresima giornata. Al venerdì la Juventus passa al Franchi. Due tiri e due goal. Per la Fiorentina un tiro e un palo. L’altro tiro, quello dagli undici metri, non gli è stato permesso di calciarlo dopo cinque minuti di VAR.

Il giorno dopo la ventiquattresima giornata. Dopo le lacrime di Ghoulam che sarebbe dovuto essere uno degli acquisti di gennaio, in una finestra di mercato in cui l’immobilismo di mercato del Napoli resterà un mistero da consegnare agli annali, si fermano anche Albiol e Chiriches. Spazio per Tonelli e linea a quattro in difesa i cui tre quarti sono ex Empoli, Hysaj, Mario Rui e appunto Tonelli. In panchina un unico difensore di ruolo Christian Maggio.

Il giorno dopo la ventiquattresima giornata. Misterioso appare anche il motivo per il quale il Napoli abbia deciso ancora una volta di concedere un goal di vantaggio agli avversari. Con quella di ieri, sono otto le gare in cui il Napoli è andato inizialmente sotto. Viene il sospetto che forse gli azzurri lo facciano per rendere ancora più spettacolari le loro partite.

Il giorno dopo la ventiquattresima giornata. Tre giri di lancette e Lazio in vantaggio. Sarà l’unico tiro in porta degli uomini di Inzaghi nei novanta minuti e passa di partita. Inizierà poi un monologo degli azzurri. Insigne e Mertens proveranno pallonetti e parabole da ogni zona del campo. Certamente più pratico e lucido Callejon. Splendidamente imbeccato da Jorginho, lo spagnolo si materializzerà come suo solito alle spalle della difesa biancoceleste. Arresto volante e palla piazzata nell’angolo lontano. Tutto molto difficile ma che l’ex Real rende semplice con la tecnica e l’intelligenza dei fuoriclasse.

Il giorno dopo la ventiquattresima giornata. Nell’intervallo la svolta. Un fastidioso mal di schiena non permetterà ad Hamsik di rientrare in campo. Al suo posto Zielinski. L’impatto del polacco sulla partita sarà devastante. Si impadronirà della scena e suonerà la carica alla ricerca dell’ennesima rimonta. Nel giro di pochi minuti il Napoli piazzerà il sorpasso e l’allungo: due carambole, un autorete e una fortuita deviazione di Zielinski, dopo tanta sfortuna, infortuni in serie,un pizzico di fortuna era divinamente giusto aspettarsela.

Il giorno dopo la ventiquattresima giornata. La Lazio sparisce dal campo. Gli azzurri si divertono e calano anche il poker. Magistrale uscita dal pressing, Zielinski, ancora lui, si invola verso i sedici metri avversari, aspetta l’arrivo di Mertens e lo serve con un tocco alla Iniesta. Il belga accarezza il pallone e lo spedisce nell’angolo lontano. Arte pura. Il pallone neanche tocca il fondo della rete che “Ciro” Mertens già corre ad esultare. Lo stadio esplode e si spella le mani. Il Napoli piazza l’ottava vittoria consecutiva ed effettua l’ennesimo controsorpasso ai danni della Juventus.

Il giorno dopo la ventiquattresima giornata. Con la vittoria di ieri, il Napoli ha accontentato anche Simone Inzaghi. Dopo la pesante sconfitta dell’andata, il tecnico laziale, l’avrebbe voluta rigiocare senza infortuni. Il Napoli lo ha accontentato. Anzi, oltre a dargli un goal di vantaggio, si è presentato alla sfida anche con assenze importanti. Ebbene, dopo i quattro palloni dell’andata, ne ha rimediati altri quattro anche al ritorno. Magari la prossima volta eviterà di parlare. Anche il silenzio è una forma d’arte.

Stefano Napolitano

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