Il giorno dopo la ventiquattresima giornata...il dubbio tra Allianz Stadium e il Villar Perosa e il prezzato Sarri

05.02.2018
12:00
Redazione

Il giorno dopo la ventiquattresima giornata. Gli anticipi del sabato raccontano di due pareggi. Prevedibile quello di Genova tra Sampdoria eTorino, sorprendente

Il giorno dopo la ventiquattresima giornata. Gli anticipi del sabato raccontano di due pareggi. Prevedibile quello di Genova tra Sampdoria eTorino, sorprendente invece quello tra Inter e Crotone. Con il pari interno contro i calabresi per i nerazzurri sono ben dieci le gare consecutive senza vittorie. Dell’ennesimo passo falso degli uomini di Spalletti, ne approfitta la Roma che sbanca Verona, torna alla vittoria dopo sette giornate e si rilancia nella corsa Champions.

Il giorno dopo la ventiquattresima giornata. Al canonico orario delle 15.00 della domenica, la Juventus si libera del Sassuolo, non si capisce il perché si sia giocato allo Stadium e non a Villar Perosa. Gli uomini di Allegri tornano a sorpassare il Napoli in classifica. Ma anche questa volta, il sorpasso durerà una manciata di ore. Tra le altre partite, perde ancora il Bologna. Per gli emiliani, quattro sconfitte nelle ultime cinque partite. Ecco a cosa dovrebbe pensare Donadoni invece di continuare a lamentarsi dell’arbitraggio di Napoli 

Il giorno dopo la ventiquattresima giornata. Spenti i riflettori di un mercato invernale deludente come non mai, si torna finalmente a far parlare il campo. Come se non bastassero le chiacchiere del mercato, si sono aggiunte quelle del Presidente. Ed è già iniziata un’altra telenovela, quella del rinnovo del mister. Si ha netta l’impressione che questa volta pare ci si sia pentiti di averlo “prezzato”. Pare infatti che si lavorerà all’eliminazione della clausola. Nel frattempo Sarri glissa le domande in merito e con il suo manipoli di eroi continua a pigiare sull’acceleratore e il Napoli continua a macinare punti ed avversari

Il giorno dopo la ventiquattresima giornata. A Benevento testa coda dall’esito scontato. I primi minuti d’orgoglio dei sanniti erano prevedibili. Il Napoli non sbanda, lascia correre e sfogare. Poi Insigne e Mertens iniziano lo show dei pallonetti. Sfortunato il primo il cui lob si stamperà sulla traversa; il belga invece regalerà l’ennesima perla della stagione infilando il pallone all’incrocio da posizione defilata al termine di un arresto con sterzata da applausi a scena aperta.

Il giorno dopo la ventiquattresima giornata. Napoli avanti e padrone del campo. Tante le occasioni per chiuderla già nella prima frazione. In una di queste, proprio allo scadere dei 45 minuti, pessima la scelta di Allan che decide di concludere dalla distanza invece di servire l’accorrente Callejon. Nell’intervallo Sarri avrà fatto tremare le mura degli spogliatoi del Vigorito e lo stesso Allan in avvio di ripresa questa volta servirà Callejon che con l’intelligenza del campione girerà di prima per Hamsik. Per lo slovacco un gioco da ragazzi spingerla in porta. Tre passaggi e palla in rete. Certe volte il calcio è più semplice di quanto sembri. Altri goal non arriveranno solo perché nei pressi dei sedici metri avversari gli avanti azzurri daranno vita ad una serie esagerata di leziosismi: colpi di tacco, tocchi e tocchetti vari, pallonetti, improbabili, tiri a giro ed inutili veli. Domani, alla ripresa della preparazione, Sarri farà tremare anche le mura di Castelvolturno.

Il giorno dopo la ventiquattresima giornata. Gli infallibili undici per l’undicesima vittoria esterna e controsorpasso effettuato ancora una volta. 34 punti su 36 conquistati lontano dal S.Paolo. Sempre a segno fuori casa tranne che contro il Chievo. Numeri sempre più strabilianti per una squadra che giornata dopo giornata ci crede sempre di più. E con la squadra ci crede un’intera città consapevole che mai come quest’anno potrebbe essere la volta buona.

Fonte : di Stefano Napolitano
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