IL GIORNO DOPO la ventisettesima giornata... Karate Kid Benatia, Mario Rui come Contini e la cocente delusione di ammortizzare

04.03.2018
12:00
Redazione

Il giorno dopo la ventisettesima giornata. Per i tifosi del Napoli, il sabato scandito dai due anticipi, è lungo, faticoso, stressante e triste. La

Il giorno dopo la ventisettesima giornata. Per i tifosi del Napoli, il sabato scandito dai due anticipi, è lungo, faticoso, stressante e triste. La gara di Roma tra Lazio e Juventus la deciderà Dybala all’ultimo istante. I bianconeri la spunteranno dopo una partita scialba e lenta nella quale l’unico tiro nello specchio sarà proprio quello dell’attaccante argentino. Nel corso della partita, sarà ovviamente ignorato un intervento di Karate Kid Benatia in piena area bianconera.

Il giorno dopo la ventisettesima giornata. E’ un San Paolo già quasi pieno quello che accoglie la notizia della beffa appena consumatasi all’Olimpico. Il colpo sembrano accusarlo anche gli uomini di Sarri che iniziano distratti contro una Roma non assolutamente irresistibile. Maglie troppo larghe nelle retrovie e qualche errore di troppo. Jorginho sembra soffrire la pressione iniziale e finirà per regalare un paio di ripartenze alla Roma. Poi ci penserà Insigne a sbloccarla. Solita azione sull’out di sinistra e il “24” azzurro la infilerà nell’angolo lontano. Sembra la solita serata in scioltezza con gli azzurri che giocano di prima e danno l’impressione di poterne venirne facilmente a capo.

Il giorno dopo la ventisettesima giornata. La Roma troverà il pari su di una sfortunata deviazione di Mario Rui. Allison salverà i suoi più volte e Dzeko, al
secondo tiro nello specchio siglerà il sorpasso. Napoli sotto all’intervallo. Nella ripresa vani ed imprecisi i tentativi degli azzurri. Al terzo tiro in porta, la Roma troverà anche il terzo goal. Il quarto lo regalerà Mario Rui a Perotti con una giocata stile Contini quando servì Giovinco Torino. Mertens chiuderà il tabellino con il suo diciassettesimo goal in campionato. E renderà meno amara una sconfitta che ha molte facce e tanti perché.

Il giorno dopo la ventisettesima giornata. Si ferma dopo dieci vittorie consecutive la striscia positiva del Napoli. E si ferma in casa dove gli azzurri hanno raccolto meno che in trasferta. E questo è un dato su cui riflettere. Anche ieri, come quasi tutte le squadre giunte al San Paolo, la Roma ha abbassato la squadra. Bloccato i terzini e creato densità. Il Napoli con pazienza ha girato palla e qualche spazio l’ha trovato. Il solo Insigne, se non avesse trovato Allison sulla sua strada, ne avrebbe segnati un altro paio.

Il giorno dopo la ventisettesima giornata. Meraviglia che il Napoli, ieri sera, almeno tre goal li abbia presi a difesa schierata. Evidentemente non era schierata al meglio. Per il resto, gli azzurri hanno fatto, per lunghi tratti, la loro solita partita. Contro hanno trovato una Roma solida in difesa, con un ottimo portiere e con Dzeko bravo a capitalizzare le palle lunghe che la difesa giallorossa calciava dalla difesa. La differenza, duole dirlo, l’hanno fatta i troppi errori dei singoli. Condizione, organizzazione e geometrie non sono mancate. E questo lascia ben sperare.

Il giorno dopo la ventisettesima giornata. Ci sarà da ammortizzare la cocente delusione. Su questo dovrà lavorare l’ambiente tutto: mister, società, tifosi e organi di informazione. Il campionato non era stato già vinto, di certo non è ancora perso. Mancano ancora trentatré punti e uno scontro diretto. Crederci è un dovere, non una speranza.

Stefano Napolitano

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