IL GIORNO DOPO Napoli-Juventus... l'impalpabile Piotr, il sogno svanito ed i cascatori professionisti

06.04.2017
14:00
Redazione

Il giorno dopo Napoli – Juventus. Rispetto a quattro giorni addietro, formazioni rivoluzionate. Otto cambi per Allegri, sei per Sarri. 14 facce nuove. Sarri dimostra coraggio nel fare a meno del capocannoniere della stagione. Al suo posto Milik. Del primo tempo del polacco si ricorderà un pregevole colpo di tacco e poco altro. Sara' piu' incisivo nella ripresa. Accanto a Koulibaly Sarri sceglie Chiriches. Qualche istante prima del vantaggio bianconero la combina grossa servendo un assist d’oro a Sturaro che per fortuna calcerà in curva. Troppo leggero e distante nella marcatura su Higuain in occasione della rete dell’ex. Male anche Reina sul tiro dalla distanza. 

Il giorno dopo Napoli – Juventus. Gli azzuri erano chiamati ad un'impresa. Farne almeno due senza subirne alcuno. Cosa quasi impossibile per questa squadra che almeno un paio di occasioni a partita le lascia sempre. Eppure non era iniziata male. Da una splendida combinazione, Callejon si divorerà il vantaggio. Il primo tempo avrebbe certamente preso un altro verso.    

Il giorno dopo Napoli - Juventus. È sempre più facile scrivere e parlare. Ma sotto di una rete all'intervallo e con la necessità di doverne fare almeno tre, ad inizio ripresa Mertens sarebbe dovuto entrare subito, magari al posto di un impalpabile Zielinski. Anche per tenere i bianconeri piu' bassi. E dare la possibilita' al belga di potersi muovere come seconda punta a ridosso di Milik.

Il giorno dopo Napoli -  Juventus. Ci pensera' comunque Hamsik a riaccendere un lumicino di speranze, ma ancora l’ex farà valere le sue grandi qualità di realizzatore . Anche ieri due tiri due goal e fanno quattro nelle quattro gare disputate da ex. Poi finalmente Mertens che impiegherà undici secondi dal suo ingresso per ristabilire la parità. Un’altra decina di minuti e Insigne proverà a far sognare una rimonta che sarebbe stata epica. Ma il sogno resterà tale. Per gli azzurri niente finale. Sul sogno svanito finiranno per pesare la gara d'andata e le " sviste " di Valeri. 

Il giorno dopo Napoli - Juventus. Il rammarico è tanto. Questo gruppo avrebbe meritato la possibilità di potersi giocare un trofeo. Per la coesione e il gioco espresso. Ora non resta che cercare di agguantare il secondo posto. Troppo importante la qualificazione diretta alla prossima Champions. Un eventuale preliminare finirebbe per condizionare anche le strategie di mercato. Tutti abbiamo ancora negli occhi quella gara con l'Athletic Bilbao con Rafael in porta e Gargano in cabina di regia. E i De Guzman e i D. Lopez spacciati per rinforzi e per progettuali. E Michu spacciato per giocatore di calcio. 

Il giorno dopo Napoli - Juventus. Gli azzurri ne escono a testa alta. La squadra è apparsa cresciuta anche sotto l'aspetto della personalità e della rabbia. Ieri spesso Hamsik e compagni hanno rialzato di peso da terra i cascatori professionisti Dybala e Cuadrado e anche questo è un segnale. Si fosse vista la stessa rabbia anche contro i vari Palermo, Sassuolo e Pescara, il Napoli non avrebbe dilapidato la possibilità di lottare per il titolo. Callejon  malgrado le 100 partite a stagione continua a correre come un forsennato e non ha perso lucidità come in occasione dell'assist ad Insigne che ormai dopo un avvio di stagione sotto tono, è il vero trascinatore della squadra. Di tecnica e spessore la gara di Diawara destinato ad una grande carriera. 

Il giorno dopo Napoli - Juventus. Il pragmatismo bianconero ha prevalso. L'ingresso di Barzagli per Dybala la dice lunga.  E non e' neanche vero che sanno gestire le gare.  Giocano tutti bassi in attesa della giocata del campione che risolva. E purttroppo anche ieri è arrivata. Duole ammetterlo, ma alla fine la differenza l'ha fatta lui. 

Stefano Napolitano

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