IL GIORNO DOPO...la trentatreesima giornata: il ballo del San Paolo, la rete di Simeon Tochukwu Nwanko e...l'ultima speranza

19.04.2018
11:00
Redazione

Il giorno dopo la trentatreesima giornata . Il racconto della giornata non può non partire dalla prodezza in rovesciata volante del nigeriano Simeon

Il giorno dopo la trentatreesima giornata . Il racconto della giornata non può non partire dalla prodezza in rovesciata volante del nigeriano Simeon Tochukwu Nwanko che se non lo chiami semplicemente Simy, impieghi una vita a pronunciare il suo nome e neanche ci riesci. Il ragazzone di quasi due metri si inventa una giocata da campione e permette al Crotone di pareggiare contro la Juventus. L’Ezio Scida esplode. Dalla lontana Calabria, il boato risale la penisola e diviene un tutt’uno con quello del San Paolo. Una manciata di secondi e l’impianto di Fuorigrotta torna a tremare. Da azione d’angolo Albiol piazza la zuccata vincente e rimette in piedi una gara che si era messa malissimo.

Il giorno dopo la trentatreesima giornata. Il Napoli, ridisegnato da Sarri con forze fresche in ogni reparto, malgrado un buon inizio, si era già ritrovato sotto per ben due volte. Nella prima aveva rimediato Insigne con una prodezza sul finire della prima frazione. Poi, ad inizio ripresa, si era fatto nuovamente beffare. Azione d’infilata dell’Udinese che prende il via a metà campo dove Hamsik, duole dirlo, ma attualmente atleticamente impresentabile, si lascerà ingenuamente anticipare e goffamente proverà a rimediare. Non ci riuscirà e gli uomini di Oddo, si ritroveranno nuovamente in svantaggio tra lo sgomento di tutti i tifosi. Immediatamente dopo Hamsik lascerà il campo per Mertens. Tardiva la sua sostituzione.

Il giorno dopo la trentatreesima giornata. Il belga si sistemerà fuori dai sedici metri avversari e, in quella posizione, diviene immarcabile o quasi. E’ a suo agio, non si ritrova chiuso tra la morsa dei due centrali difensivi e riesce a “vedere” il campo e la giocata. Sarà proprio lui a dare inizio all’azione del goal del sorpasso lanciando nello spazio Callejon sul cui tiro respinto da Bizzarri, Milik si farà trovare pronto a ribadire in rete. Il giorno dopo la trentatreesima giornata. Il San Paolo esplode. Canta e balla e continua a sospingere la squadra. Nel giro di pochi minuti il Napoli passa dal meno nove dalla vetta al meno quattro. Dalla depressione all’esaltazione. Giù, nella lontana Calabria, ma mai così vicina come ieri sera, Alex Cordaz, portiere del Crotone, contribuisce a tenere viva la speranza e il sogno, con un paio di interventi prodigiosi. A Napoli, ad evitare un finale da pathos, ci penserà Tonelli che piazzerà con forza, rabbia e precisione, un’altra inzuccata vincente e archivierà la gara. Gli ultimi minuti nessuno li segue. Tutta Napoli è virtualmente in Calabria impegnata con Cordaz e compagni a difendere il prezioso pareggio. A Crotone finisce prima. Il San Paolo torna ad esplodere. Dopo la manona di Donnarumma che sembrava aver chiuso i giochi, la prodezza di Samy e la manona di Cordaz li hanno riaperti. Ora tocca alla testa e alle gambe di quelli del Napoli. Il giorno dopo la trentatreesima giornata . Sarri ha dovuto gioco forze ricorrere a forze fresche. Centrocampo ridisegnato per due terzi. Allan e Jorginho sono settimane che palesano comprensibili difficoltà di tenuta. Diawara non avrà le geometrie di Jorginho ma ha assicurato corsa e gamba. Zielinski è uno dei pochi in rosa in grado di inventarsi la giocata e certamente conferisce più qualità. A riposo anche Mertens a rischio giallo. Milik porta peso e presenza in area avversaria e favorisce gli inserimenti dei compagni. A tre giorni dalla supersfida di Torino, per Sarri non sarà semplice scegliere l’undici iniziale. L’importante sarà gettare nella mischia chi ha più gamba e tenuta. Mai come domenica, conterà solo fare risultato.

Il giorno dopo la trentatreesima giornata . Anche ieri sera, malgrado per ben due volte sotto, la squadra ha messo in campo forza, volontà e una reazione mentale non semplice da tirare fuori. Il pubblico ha fatto il resto sospingendo la squadra e, quando tutto sembrava finito o quasi, ci ha pensato il gigante Simy a riaccendere l’entusiasmo. A Torino non sarà facile. Gli azzurri certamente getteranno il cuore oltre l’ostacolo, con la viva speranza di potersela giocare alla pari. Che il cuore ce lo mettano solo i protagonisti e non anche i direttori di gara.

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Fonte : di Stefano Napolitano
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