IL GIORNO DOPO...Napoli-Manchester City: l'assenza di un mancino naturale per 60', l'esigenza di marcare ad uomo in Europa e il ritorno al vero obiettivo

02.11.2017
11:30
Redazione

Il giorno dopo Napoli - Manchester City. E' un giorno triste. Azzurri quasi fuori dalla Champions e con la tegola Ghoulam. Peccato perché era iniziata benissimo, oltre le più rosee previsioni. Sospinti dall'urlo da brividi del S.Paolo, gli uomini di Sarri, per nulla intimoriti dalla forza e dal blasone dell'avversario, si sono riversati in massa nella metà campo avversaria. Giro palla velocissimo e primo pressing degli inglesi eluso quasi sempre. Grandi spazi finivano per aprirsi sul centro sinistra per gli avanti azzurri, non sempre sfruttati da Hamsik. Poi, in quella posizione, finiva per accentrarsi Insigne. Altro passo, altre idee. Scambio a velocità supersonica con Mertens e vantaggio Napoli meritatissimo considerando il veemente inizio. Azione vergognosamente bella; fantastica, da far vedere e rivedere. L'essenza del calcio. Come entrare in una difesa schierata con un "uno - due", dal quale traspare tutto: tecnica, precisione, velocità di esecuzione e precisione chirurgica di Insigne che infila il pallone nell'unico angolo possibile. 

Il giorno dopo Napoli - Manchester City. Non paghi, i prodi azzurri, continuano a pressare altissimi. Jorginho è su ogni linea di passaggio. Allan insegue tutti ovunque vadano. Precisi e puliti negli anticipi i due centrali. Tatticamente prezioso come sempre Callejon. Una freccia Ghoulam sull'out sinistro. Insigne si produce in profondi ripiegamenti. Il talento puro al servizio della squadra. Sempre più completo. Poi, l'infortunio di Ghoulam. L'algerino ci proverà. Niente. Alzerà bandiera bianca. Al suo posto Maggio che costringerà Hysaj a traslocare sulla fascia sinistra. In pratica cambiati due uomini su quattro in difesa. La metà del reparto arretrato. A certi livelli non è ammissibile. Squadra che resterà in campo senza neanche un macino naturale. Inconcepibile.

Il giorno dopo Napoli - Manchester City. Sotto di una rete, gli uomini di Guardiola reagiscono. Avanzano il baricentro, ma il pari lo troveranno solo su azione d'angolo. Per il Napoli quarta rete subita da fermo in questo inizio di stagione. E non sarà l'ultima. Ad inizio ripresa arriverà anche il quinto goal subito da palla inattiva. Dopo il saltatore Sergio Ramos che castigò il Napoli lo scorso anno, ieri sera è stata la volta dei saltatori del City. Evidentemente, forse, almeno in campo europeo, qualcosa sulle marcature a zona in queste circostanze andrebbe rivista. Anche perché è un gran peccato vanificare un'enorme mole di gioco fatta di combinazioni strappa appalusi, triangolazioni veloci, ricerca costante dell'uomo libero e il tutto frutto di una grandissima organizzazione e vedere che il City, ferme restando le indiscusse qualità, la ribalti su due azioni d'angolo.

Il giorno dopo Napoli - Manchester City. Malgrado la stanchezza e lo scoramento che inizia a serpeggiare in qualche elemento, gli azzurri trovano la forza per imbastire una reazione. Prima, a capo di una giocata da campione, Insigne farà tremare la traversa; poi Jorginho con freddezza trasformerà dagli undici metri. Sui piedi di Callejon il pallone del sorpasso. Prodezza di Ederson e palla in angolo. Sarà il terzo corner fatale della serata. Sugli sviluppi, Hamsik si incarterà in una finta e controfinta. Quando finalmente calcerà sarà troppo tardi. Verrà contrato dando il via ad una ripartenza veloce del Manchester. Maggio arrancherà. Hysaj recupererà. Sarà sfortunato nel rimpallo. Pallone che sarà recuperato ancora dagli uomini di Guardiola. Maggio ancora in ritardo. Poi palla ad Auguero che infilerà Reina. Tutto molto bello. Ma tutto troppo facile. A fine gara i complimenti di Guardiola. Certamente gradevoli da ascoltare. Ma alle volte, quando un vincitore esalta tanto i vinti, lo fa anche per dare merito ai suoi. Magari non sarà il caso dell'ex giocatore del Barcellona, ma le verità stanno sempre nel mezzo.

Il giorno dopo Napoli - Manchester City. Gara da archiviare quanto prima. Certamente avrà lasciato ulteriori certezze sulla consapevolezza delle proprie possibilità, ma ora il Napoli deve ripartire. A Verona, contro il Chievo ci sarà da riprendere la marcia per continuare a sognare quel traguardo che, realisticamente, è più alla portata del Napoli. Talune lacune in organico in campionato, i numeri dicono che gli azzurri riescono a mascherarle. In Europa è un'altra storia. Un'altra musica.

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Fonte : di Stefano Napolitano
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