Pelillo... nell'uovo - Canta Napoli nel calcio dei ricchi e poveri...

18.09.2017
10:10
Redazione

Non c'è derby, non c'è storia. La sfida tra Napoli e Benevento finisce con il festival del gol partenopeo. Ora la prima grande prova per gli azzurri è vicina. La Lazio di Immobile e Simone Inzaghi è in forma e carica per tentare il sorpasso. Mercoledì il Napoli può dire già qualcosa di interessante a questo campionato. Lo scorso anno gli uomini di Sarri vinsero a mani basse. Ora, però, l'aquila sta bene, forse meglio del Napoli sotto il profilo della brillantezza. Con undici Allan, uomo più in forma dei partenopei, ci sarebbe poco scampo per la truppa biancoceleste. Serve soprattutto voglia di stupire agli azzurri, a partire dall'estremo difensore. L'errore in Champions non deve ripetersi in gare dove l'equilibrio domina, altrimenti il Napoli rischia di diventare una forza incontrollata del torneo che può tutto o niente.

Il risultato tennistico del San Paolo  mette in vetrina alcune delle problematiche del calcio italiano. Venti squadre sono troppe per la massima serie. Il 6-0 del San Paolo è l'ultimo dei risultati che chiarisce un concetto: non si possono mettere in competizione troppe utilitarie con alcune berline e qualche supercar. Si gioca troppo e le differenze sono eccessive. La distribuzione delle risorse economiche provenienti dai diritti televisivi allarga la forbice tra piccoli e grandi club. Il calcio va riformulato con una Serie A di 16 squadre e una più ragionevole distribuzione del danaro tra il calcio delle tv e quello tradizionale delle piccole realtà. Il calcio italiano ha perso competitività e il campionato sembra diviso in tre competizioni interne con quel dannoso limbo al centro della classifica che viene a delinearsi con il passare delle giornate. È il calcio dei pochi ricchi e tanti poveri, sempre più specchio sociale, lontano anni luce dai valori sportivi che presumibilmente dovrebbe trasferire... Vedremo...

Fonte : di Marcello Pelillo per CalcioNapoli24
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