Pelillo... nell'uovo - Eroici... e domenica ricorre una data...

23.04.2018
11:15
Redazione

La cabala aveva detto la sua alla vigilia, ma quel sogno era diventato tale, che nemmeno all'ombra del Vesuvio credevano ai giochi dei numeri. 'A

La cabala aveva detto la sua alla vigilia, ma quel sogno era diventato tale, che nemmeno all'ombra del Vesuvio credevano ai giochi dei numeri. 'A meraviglia doveva accadere e meraviglia è stata.  Così narrava il 72 sulla ruota di Napoli e Torino di sabato sera. Il resto l'ha fatto la squadra di Maurizio Sarri che ha vinto la gara più difficile. Espugnare lo Stadium era diventato, ormai, l'unico viatico per avere concrete possibilità di vincere uno storico scudetto. Serviva coraggio, consapevolezza, determinazione, equilibrio da parte della squadra e una preparazione tattica attenta da parte del tecnico. I partenopei hanno messo in campo tutto, mostrando perfezione nel modo di stare in campo. È mancato il guizzo in avanti e con un Mertens in buone condizioni, forse, sarebbe stata un'altra notte durissima per il cacciatore di sensibilità... Sarri è stato bravo a prepararla. La gabbia su Dybala e i raddoppi sistematici su Douglas Costa hanno chiuso le ripartenze bianconere. Male, invece, l'idea di Allegri di schierare Howedes nei pressi di Insigne. Era palese la difficoltà bianconera su quella zona dove il fantasista napoletano e Hamsik avevano avuto in fretta due buone opportunità. L'infortunio di Chiellini e la perfetta direzione di Rocchi del primo tempo hanno aiutato poco i padroni di casa, che non riuscivano a superare la metà campo. La sorte, sempre necessaria, ha poi fatto il suo sul palo di Pjanic da calcio piazzato. La deviazione sarebbe stata una beffa per Reina, ma il destino ha detto di no. Il fato ha voluto ancora una volta punire la Juventus nel finale, come a Madrid. Lo stacco di Koulibaly, perso ancora da Benatia, celebra il delirio di Napoli al 90'. Qualcuno scoppia in lacrime nel settore azzurro dello Stadium mentre ai piedi del Vesuvio esplode l'entusiasmo a suon di botti e fuochi d'artificio. Un salto indietro nel tempo alle domeniche della fine degli anni 80' di "maradoniana" memoria. Il sogno ora è può vicino ma la Juventus resta avanti di un punto a quattro giornate dalla fine, ma con due trasferte dure. E mentre il Napoli fa visita alla Fiorentina, sabato i bianconeri vanno a Milano, sponda Inter, nello stesso giorno in cui ricorre una data... Vedremo...

Fonte : di Marcello Pelillo per CalcioNapoli24
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