Pelillo... nell'uovo - Giochi senza portiere

Il calcio d'estate vale quanto i suoi amori. Poco reali, spesso illudono e si affievoliscono quando si torna a fare sul serio con la quotidianità. A Napoli, però, da qualche annata a questa parte di quotidiano c'è l'assenza di un portiere affidabile, sicuro. Il calcio d'estate in tal caso conferma. Dai tempi di De Sanctis e del primo Reina azzurro non si intravedono certezze sufficienti tra i pali all'ombra del Vesuvio. Un tabù che non si riesce a sfatare. Paradossalmente, gli stessi portieri sopra citati non hanno avuto approcci sereni con il club partenopeo. Il trasferimento del primo stava per saltare per una manciata di euro legati ad uno sponsor, mentre il secondo è andato e tornato senza non pochi strascichi. Nella storia di questo nuovo Napoli non sembra esserci, insomma, la giusta considerazione per il ruolo. Come se non fosse importante avere un estremo difensore forte, sicuro. La storia del calcio, però, racconta di casi rari in cui si è vinto con portieri inaffidabili. Reina rappresenta un caso particolare nella fattispecie del tabù targato Napoli. Il tempo scorre anche per il portiere azzurro che ha dato ampi segnali negativi sotto il profilo dell'affidabilità. Pepe, però, è il leader della squadra. Una situazione che andrebbe risolta con esperienza e competenza. Ma da parte di chi? In casa Napoli, ogni qual volta ci si trova dinanzi ad una situazione spinosa, non si capisce chi fa il mercato. Chi sta lasciando ancora una volta la porta aperta? Chi non riesce a dare al portiere lo stesso peso dell'attaccante? Un mistero che ha ancora tanti giorni per trovare una soluzione. C'è tempo per intervenire.  La scorsa stagione il Napoli ha collezionato 86 punti senza una certezza tra i pali. La quota 90 è vicina. In un colpo solo si può passare dai giochi senza portiere ai giochi senza frontiere... Vedremo... 

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