Pelillo... nell'uovo - Insigne leader e Milano piange due volte...

Una convinzione unisce gran parte delle opinioni degli esperti: una gara così il Napoli dello scorso anno non l'avrebbe vinta. Un aspetto che rende sempre più forti gli uomini di Sarri, soprattutto perché non è la prima volta. Un passo avanti, una crescita del gruppo che non può nascondere, tuttavia, la scarsa brillantezza di alcuni elementi decisivi. Mertens e Callejon su tutti e già da alcune giornate non al meglio della forma psicofisica. Poi c'è Hamsik, che si vede a sprazzi e soltanto nei primi tempi. Poche giocate alle quali, tuttavia, Sarri non intende rinunciare anche se a mezzo servizio. La parte del leone la fa Insigne, sempre in campo e sempre incisivo. A dimostrazione che la costanza del rendimento è nella testa piuttosto che nelle gambe. Lorenzo sta vivendo il momento di massima maturazione della sua carriera. Lo segue a ruota Jorginho, mai così costante in maglia azzurra. I due  lasciano tanti rimpianti all'Italia del pallone con tanto di ringraziamenti da una parte della Scandinavia... Il fantasista, in particolare, ha tra le mani un'altra grande opportunità, un nuovo step. Il talento di Frattamaggiore si candida a diventare il trascinatore della squadra. La sua convinzione, la sua determinazione può coinvolgere compagni meno convinti di lui dell'opportunità che la storia potrebbe concedere al Napoli. La stagione agonistica entra nel vivo nelle prossime tre gare. Bisogna vincere in Champions per continuare a sperare e affrontare lo scontro diretto in casa contro la Juventus. Tra le due bella stretta nei tempi c'è l'Udinese, spesso spauracchio azzurro nei momenti decisivi della storia recente. Conta gestire le energie mentali e schierare chi ha la testa giusta. Sarri deve lavorare molto sotto l'aspetto psicologico, soprattutto sull'uomo che non ha ricambi. Serve il Mertens delle giornate migliori in questi dieci giorni che possono già scrivere pagine importanti per la stagione agonistica del Napoli... Vedremo...