Pelillo... nell'uovo - Preferisco la coppa...

07.11.2018
16:00
Redazione

La serata era di quelle attese, che più tempo passa e più diventano la normalità. Stadio pieno, l'ansia che sale già

La serata era di quelle attese, che più tempo passa e più diventano la normalità. Stadio pieno, l'ansia che sale già alla vigilia e che fa impazzire il traffico della metropoli a partire da quattro ore prima dell'appuntamento. Il Napoli diventa sempre più europeo e non solo per il ranking Uefa. Nel tempo la squadra acquisisce consapevolezza nei propri mezzi, nella propria forza. L'ha dimostrato anche ieri, nella ripresa, dopo la grande prova al Parco dei Principi. Messo letteralmente sotto un Psg, che nel primo tempo aveva limitato quei difetti che le impediscono di essere la più forte di tutte. Un attacco atomico, un difesa attenta e pronta ad accorciare e un centrocampo in grado di fare le due fasi, hanno dato la percezione della superiorità rispetto al Napoli. Poche squadre nell'ultimo lustro hanno trasmesso una tal sensazione al San Paolo. Nemmeno il poker subito dal City aveva impressionato come i primi '45 del Paris. Il Napoli, però, ha avuto la tenacia e la mentalità giusta per contenere l'avversario e limitare i danni sugli esterni bassi, anelli deboli dell'undici azzurro. Ne hanno fatto le spese Callejon, straordinario nella copertura completa della corsia, sia spaziale che temporale, e Fabián Ruiz, che ha pagato probabilmente l'insufficiente turnover ed è stato, così, meno efficace del connazionale. Nella ripresa, però, è venuta fuori la convinzione, la consapevolezza del Napoli che ha saputo mettere alle corde i francesi, forse sorpresi da tanta veemenza. L'insaziabile Buffon ha salvato i suoi in due occasioni e per pochi centimetri non gli riusciva nell'impresa dal dischetto; Insigne è stato freddo e preciso, facendo esplodere un San Paolo tornato a riempirsi. Fabián (incredibilmente) e Maksimovic hanno graziato, poi, l'ex bianconero nelle due occasioni che avrebbero reso perfetta la ripresa degli azzurri. Il Napoli non può ritenersi, tuttavia, in credito con la buona sorte. Gli errori arbitrali, al netto dei tre episodi decisivi, hanno favorito la squadra partenopea e hanno visto soccombere addirittura Buffon, abituato a ben altro... In Europa, probabilmente, tira un'altra aria, lontana dalle ombre nostrane. Errori sì, ma non a senso unico... Un motivo in più per credere sul serio in una competizione dove non esistono troppi avversari superiori agli azzurri. Il Napoli ha tutte le carte in regola per arrivare fino in fondo e giocarsela contro qualsiasi avversario. Ancelotti è qui anche per trasmettere convizione e consapevolezza e può farlo con la storia che si porta dietro. La scelta del produttore produrrà una crescita del club. Carlo sembra l'uomo giusto al momento giusto per completare la crescita del Napoli e spingerlo oltre i vertici del calcio italiano. Un passaggio fondamentale anche per il fatturato del club, che può crescere soltanto consolidando la sua posizione in Europa. Gli incassi della Champions valgono molto di più dello stadio moderno, che serve più all'immagine che alle tasche. I tempi sono maturi affinché tutti, e non solo il mister, preferiscano la coppa... Vedremo...

Fonte : Marcello Pelillo per CalcioNapoli24.it
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