Pelillo... nell'uovo - Un tris alle ombre del Var...

21.10.2018
12:45
Redazione

La superiorità tecnica ha fatto la differenza ad un certo punto. Visto così, il risultato non lascia grossi dubbi sull'andamento della

La superiorità tecnica ha fatto la differenza ad un certo punto. Visto così, il risultato non lascia grossi dubbi sull'andamento della gara. Un 3-0, specie in trasferta, ha sempre un sapore netto circa il divario tra le contendenti. Basta, però, guardare il tabellino per rendersi conto che il Napoli l'ha chiusa nel finale e con un calcio di rigore. Il dato non sminuisce la vittoria, aiuta ad approfondire.

L'approccio azzurro è stato l'aspetto migliore per gli uomini di Ancelotti. Il Napoli ha trovato presto il gol con una prodezza di Fabian Ruiz, giovane centrocampista dotato di una tecnica di base e di una naturalezza superiori alla media. Nella prima parte, il Napoli ha dato la sensazione di dominare l'avversario senza, tuttavia, pungere nella maniera proporzionata al dominio espresso. L'episodio del Var sul fallo (inutile) di Milik ha fatto, poi, da spartiacque alla prestazione degli azzurri. La vicenda ha fin troppo innervosito gli uomini di Ancelotti, scoprendo ombre legate alla recente storia del campionato. Il Napoli ha perso in fretta la fluidità di manovra lasciando spazio alla reazione, soprattutto muscolare, dell'Udinese. Nella ripresa Mertens e i suoi hanno trovato difficoltà ad uscire, condizionati da determinazione e fisicità degli avversari e una gestione dei cartellini poco equa. Ancelotti ha, così, provato a mettere ordine e freddezza in mezzo al campo inserendo Hamsik per Milik, poco incisivo. Il tecnico aveva due strade per sollevare la squadra dall'andamento poco rassicurante della ripresa; inserire muscoli oppure ordine davanti alla difesa. Ha scelto la seconda ed è arrivato il raddoppio, dopo due precedenti ottime uscite della squadra firmate Hamsik. Scelta azzeccata e stavolta il Var, che pure ha analizzato a fondo il fischio di Mariani, non ha lasciato strascichi. Mertens è stato bravo a conservare la freddezza, nonostante i minuti di attesa e le ombre della scorsa annata.

La soggettività della Var in capo agli arbitri rimane il grosso limite che continua a rendere poco trasparente e iniquo lo strumento. Il protocollo non prevede l'obbligo di verificare il video, il motivo non è chiaro. Intanto la squadra azzurra ha avvertito ancora l'odore acre della beffa durante quegli interminabili minuti di attesa. La superiorità dei valori, stavolta, ha avuto la meglio. La freddezza di Mertens ha cacciato via le ombre figlie di una discrezionalità in capo agli arbitri sull'utilizzo del Var che lascia la Serie A nel grigiore dell'incertezza...

Fonte : Marcello Pelillo per CalcioNapoli24.it
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