Pelillo... nell'uovo - È una tempesta azzurra: aquile spennate

21.09.2017
10:00
Redazione

Una furia durata pochi minuti ma necessaria a devastare l'avversario a casa sua, nel suo territorio. Un Napoli impetuoso ribalta il risultato parziale a favore dei laziali. Aquile spazzate via in tre colpi. Koulibaly, Callejon e un fantastico Mertens di "maradoniana" memoria, in fretta e furia ribaltano il risultato. Il poker finale su rigore netto punisce troppo la compagine di casa e rende merito alla forza del Napoli. È la terza ampia vittoria stagionale che non sminuisce l'avversario, ma esalta gli azzurri. La Lazio, come il Bologna e l'Atalanta, ha giocato un grande primo tempo, ma non è bastato. Il Napoli ammortizza i colpi avversari che arrivano sotto forma di pressing, determinazione, raddoppi, ripartenze e poi li finisce sul lungo periodo. Emerge l'organizzazione di gioco ben integrata con le qualità dei singoli. Gli avversari hanno una sola speranza, realizzare due gol nella prima parte dell'incontro. Il segnale al campionato è forte, ma è solo il primo. La Lazio è una signora squadra ben allenata da un tecnico che sembra parlare già il dialetto piemontese... Saranno in pochi ad espugnare l'Olimpico e in pochissimi a farne più di due all'ottimo Strakosha. A portieri invertiti sarebbe finita in una goleada poco generosa verso una Lazio anche sfortunata. Il punto debole azzurro resta l'estremo difensore. Reina gioca soprattutto d'esperienza che non sempre paga. Il portiere ha bisogno anche di reattività e prontezza. È l'unica ombra tra mille luci nel cielo azzurro. Napoli può sognare... Vedremo...

Fonte : di Marcello Pelillo per CalcioNapoli24
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