Aurelio De Laurentiis con i tifosi a Dimaro
Aurelio De Laurentiis con i tifosi a Dimaro

Andiamoci piano...

21.07.2017
18:30
Marco Lombardi

Proprio come lo scorso anno con la cessione di Gonzalo Higuain alla Juventus, anche questa estate il calciomercato di Serie A si è acceso improvvisamente intorno alla metà di luglio. Dopo la rivoluzione storica del Milan per mano di Fassone e Mirabelli che hanno consegnato nelle mani di Montella una rosa completamente rifondata con svariati colpi importanti, pian piano anche il resto dei top team italiani ha iniziato a muovere passi importanti sul mercato. Dopo le cessioni importanti di Rudiger, Salah e Paredes, anche la Roma ha chiuso i suoi primi colpi con Defrel, Gonalons e Kolarov. Discorso simile per l’Inter che al momento ha chiuso solo per Skriniar e Borja Valero, cedendo Banega e qualche over 30 di troppo. Cessioni ancor più importanti sono avvenute in casa Juve, con i bianconeri che hanno detto addio a Dani Alves, vero uomo in più nella parte finale della scorsa stagione, e al leader difensivo Leonardo Bonucci, che sembrava ormai essere in rotta con la dirigenza bianconera. A destare lo stesso clamore sono stati anche gli acquisti, con Douglas Costa e Bernardeschi sulle corsie esterne d’attacco, De Sciglio al posto di Dani Alves e Szczesny come vice Buffon.

In tutto questo movimento di pedine a destra e a manca nello scacchiere del campionato italiano, anche il Napoli ha fatto le sue mosse tenendo fede a tre caratteristiche ben precise: i dettami tecnico-tattici di Sarri, la linea societaria che predilige l’acquisto di giocatori giovani, il budget disponibile nelle casse di Aurelio De Laurentiis. Il tutto, considerando l’incertezza relativa al preliminare Champions da giocare a metà agosto, che può cambiare in positivo o in negativo l’annata azzurra.

Gli acquisti di Ounas (pagato 10 milioni) e Mario Rui (pagato 3.75 milioni subito più altri 5.3 milioni da pagare il prossimo anno) sono il simbolo della strategia di mercato del Napoli di questa estate: evitare nel modo più assoluto stravolgimenti in una squadra che nello scorso girone di ritorno è finita in cima alla classifica, cercando invece di acquistare 3-4 pedine che facciano fare il definitivo salto di qualità alla nutrita schiera di ricambi da utilizzare nel corso dell’anno. Meglio andarci piano quindi, con i paragoni o i commenti sul mercato delle avversarie ai primi posti in classifica, Milan, Juve e Roma su tutte. Per motivi diversi hanno avuto a disposizione budget significativamente differenti rispetto al Napoli e soprattutto esigenze di migliorare la rosa ben diverse da quelle degli azzurri. Resta comunque viva l’ipotesi di un possibile colpo a sorpresa in caso di qualificazione ai gironi Champions, con l’immediata certezza dell’ingresso nelle casse societarie di una ingente somma di denaro. 

di Marco Lombardi - twitter: @marcolombardi24

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